Ieri, Mark Zuckerberg ha rilasciato il suo nuovo social, che dovrebbe entrare in diretta concorrenza con Twitter di Elon Musk
Ieri, Mark Zuckerberg e la sua Meta (azienda che contiene Facebook, Instagram, Whatsapp ecc…) hanno reso disponibile un nuovo social network, che parrebbe essere un diretto rivale di Twitter.
Ricordiamo che, pochi mesi fa, Twitter è stato acquisito dal miliardario Elon Musk e, questa nuova mossa del fondatore di Facebook, alimenta ulteriormente la rivalità cresciuta tra i due negli ultimi tempi.
Un clone di Twitter?
L’applicazione, nell’intenzioni dell’azienda, dovrebbe essere ciò che in questo momento Twitter rappresenta per la società contemporanea, ovvero un social dove esprimere le proprie opinioni in maniera breve e ficcante. Gli utenti, attirati dall’idea di Twitter fatto dal creatore di Facebook, hanno immediatamente scaricato l’applicazione, facendo registrare numeri impressionanti nel giro di poche ore.
Ad aggiornare sull’andamento dei download è stato lo stesso Zuckerberg sui propri social, dove ha comunicato dapprima il raggiungimento dei due milioni di utenti, poi diventati cinque e infine dieci milioni di utenti in appena sette ore. Da considerare anche che, per il momento, Threads è disponibile soltanto negli Stati Uniti e, quindi, l’obiettivo nel momento della diffusione globale, sarà quello di raggiungere un miliardo di utenti.
Mark è tornato a postare su Twitter
Il CEO di Meta, per l’occasione, è anche tornato a postare su Twitter, dove ha condiviso un meme per ironizzare sulla macchinosa meccanica che Twitter ha adottato per verificare le identità degli utenti.
— Mark Zuckerberg (@finkd) July 6, 2023
Da quello che emerge dai primi utilizzatori, pare che Threads sia davvero un sostanziale clone di Twitter, soltanto più interconnesso con il resto dei social, potendo interagire direttamente con Instagram e il mondo Meta in generale. Inoltre, le assennate scelte fatte da Musk negli ultimi mesi, farebbero pensare che questo nuovo social potrebbe essere uscito in un momento propizio, in cui Twitter è in evidente difficoltà.