Sono ufficialmente iniziati i saldi estivi in Italia e, quest’anno, sono presenti delle gradite novità per garantire maggiore trasparenza nei confronti dei clienti.
Oggi 6 Luglio iniziano ufficialmente i saldi estivi per cui milioni di italiani si sono preparati per settimane, mettendo da parte i risparmi necessari a rinnovare il proprio armadio, in vista della stagione calda.
I consumatori si sono messi in fila da stamattina presto per accaparrarsi le migliori offerte, ma probabilmente non sono in molti a sapere che quest’anno ci sarà una direttiva Ue (2019/2161) a regolamentare la gestione dei prezzi, così da garantire ai clienti un considerevole vantaggio rispetto al passato.
Il Codacons ha spiegato come funziona la recente normativa sugli sconti, che ha imposto regole più severe ai commercianti fisici, ma anche agli e-commerce online. L’ordinanza dovrebbe permettere di evitare quella fastidiosa dinamica che caratterizzava i saldi degli anni scorsi, in cui la maggior parte dei negozi applicava degli sconti farlocchi ai propri prodotti: alzare il prezzo dei propri prodotti nel mese precedente, per poi notificare al cliente delle percentuali di sconto totalmente fittizie al momento dei saldi. Così i commercianti di tutta la penisola, ma in realtà di tutto il mondo occidentale e non, cercavano di aggirare il consueto appuntamento con i saldi stagionali. Un’abitudine da furbetti, che potrebbe essere stata realmente arginata da una semplice ma intelligente manovra.
La norma, già in vigore, consiste nel costringere i negozianti ad indicare, oltre all’ovvia percentuale di sconto e al prezzo finale di quel preciso momento, anche il prezzo più basso di quel determinato articolo nel corso dei 30 giorni precedenti agli sconti. In questo modo, sarà complicato per i negozianti applicare il meccanismo precedentemente esposto, poiché sarebbero costretti a vendere ad un prezzo basso, anche nel mese precedente ai saldi. Anche con l’avanzare della stagione dei saldi, sarà necessario mostrare il prezzo più basso disponibile nei 30 giorni precedenti al primo giorno di saldi della stagione, così da scongiurare fastidiosi giochetti di prezzi.
1. Conservate sempre lo scontrino: non è vero che i capi in svendita non si possono cambiare. Il negoziante è obbligato a sostituire l’articolo difettoso anche se dichiara che i capi in saldo non si possono cambiare. Se il cambio non è possibile, ad es. perché il prodotto è finito, avete diritto alla restituzione dei soldi (non ad un buono). Avete due mesi di tempo, non 7 o 8 giorni, per denunciare il difetto.
2. Le vendite devono essere realmente di fine stagione: la merce posta in vendita sotto la voce “Saldo” deve essere l’avanzo di quella della stagione che sta finendo e non fondi di magazzino. State alla larga da quei negozi che avevano gli scaffali semivuoti poco prima dei saldi e che poi si sono magicamente riempiti dei più svariati articoli. È improbabile, per non dire impossibile, che a fine stagione il negozio sia provvisto, per ogni tipo di prodotto, di tutte le taglie e colori.
3. Girate: Nei giorni che precedono i saldi andate nei negozi a cercare quello che vi interessa, segnandovi il prezzo; potrete così verificare l’effettività dello sconto praticato ed andrete a colpo sicuro, evitando inutili code. Non fermatevi mai al primo negozio che propone sconti ma confrontate i prezzi con quelli esposti in altri esercizi. Eviterete di mangiarvi le mani. A volte basta qualche giro in più per evitare l’acquisto sbagliato o per trovare prezzi più bassi.
4. Consigli per gli acquisti: Cercate di avere le idee chiare sulle spese da fare prima di entrare in negozio: sarete meno influenzabili dal negoziante e correrete meno il rischio di tornare a casa colmi di cose, magari anche a buon prezzo, ma delle quali non avevate alcun bisogno e che non userete mai. Valutate la bontà dell’articolo guardando l’etichetta che descrive la composizione del capo d’abbigliamento (le fibre naturali ad esempio costano di più delle sintetiche). Pagare un prezzo alto non significa comprare un prodotto di qualità. Diffidate dei marchi molto simili a quelli noti.
5. Diffidate degli sconti superiori al 50%, spesso nascondono merce non proprio nuova 6 Servitevi preferibilmente nei negozi di fiducia o acquistate merce della quale conoscete già il prezzo o la qualità in modo da poter valutare liberamente e autonomamente la convenienza dell’acquisto.
7. Negozi e vetrine: non acquistate nei negozi che non espongono il cartellino che indica il vecchio prezzo, quello nuovo ed il valore percentuale dello sconto applicato. Il prezzo deve essere inoltre esposto in modo chiaro e ben leggibile e deve esserci l’indicazione del prezzo praticato negli ultimi 30 giorni prima dell’avvio dei saldi. Controllate che fra la merce in saldo non ce ne sia di nuova a prezzo pieno. La merce in saldo deve essere separata in modo chiaro dalla “nuova”. Diffidate delle vetrine coperte da manifesti che non vi consentono di vedere la merce.
8. Prova dei capi: non c’è l’obbligo. È rimesso alla discrezionalità del negoziante. Il consiglio è di diffidare dei capi di abbigliamento che possono essere solo guardati.
9. Pagamenti: il commerciante è obbligato ad accettare forme di pagamento elettroniche (carte, bancomat) anche per i saldi, senza oneri aggiuntivi.
10. Fregature: Se pensate di avere preso una fregatura rivolgetevi al Codacons, oppure chiamate i vigili urbani.