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Cronaca

Salvatore Parolisi parla in tv: “Tradivo spesso Melania ma non l’ho uccisa io”

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Mario Pompa

L’ex caporal maggiore dell’esercito è stato condannato a 20 anni di reclusione per l’omicidio della moglie Melania Rea, ieri sera in tv ha rilasciato un’intervista dopo 12 anni di carcere

Torna a parlare Salvatore Parolisi, l’ex caporal maggiore dell’esercito condannato a 20 anni di reclusione per l’omicidio della moglie Melania Rea avvenuto nell’aprile del 2011. Lo fa sugli schermi di Rai3 per la trasmissione Chi l’ha visto? condotta da Federica Sciarelli. L’intervista è andata in onda nella puntata di ieri sera, queste le dichiarazioni salienti fatte ai giornalisti.

Salvatore Parolisi torna a parlare (ANSA) – Notizie.com

Dopo 12 anni di reclusione Salvatore Parolisi è uscito grazie al permesso premio concessogli dal magistrato di sorveglianza che ha valutato come esemplare, da “detenuto modello”, la condotta dell’uomo tenuta in carcere in questi 12 anni. Nel corso delle 12 ore di permesso concessogli ha parlato ai microfoni dei colleghi di Rai3 tornando ovviamente sul caso di cronaca che per anni ha riempito tivvù e giornali, quello dell’omicidio della moglie Melania Rea. Il corpo della donna venne ritrovato in un bosco colpito da 35 coltellate su segnalazione di un passante che rimane ancora ignoto. Dopo anni di processo l’unico indagato, ossia Salvatore Parolisi venne condannato a 20 anni di reclusione per omicidio doloso.

“Sono un uomo finito, nessuno mi vuole. Se avessero avuto le prove mi avrebbero dato l’ergastolo”

Una delle chiavi del processo fu il movente che avrebbe spinto il Parolisi ad uccidere la moglie, ovvero quella relazione extraconiugale con la collega Ludovica per la quale sarebbe stato disposto a lasciare la moglie e la figlia di appena 18 mesi. Melania lo minacciò di raccontare tutto mettendo così a rischio il suo lavoro, questo peso insopportabile delle due vite l’avrebbe portato ad uccidere la mamma di sua figlia. La prova regina fu quel dna trovato sui denti di Melania che lo collocava sulla scena del crimine al momento dell’omicidio.

Le parole di Parolisi (ANSA) – Notizie.com

Avevo una relazione con Ludovica ma non era nulla di serio. Ho tradito Melania tante volte ma non l’ho uccisa io“, ha raccontato ai giornalisti. “La mia vita ormai è distrutta, lavoro presso un call center e ho iniziato Giurisprudenza alla Statale di Milano (si trova recluso nel carcere di Bollate, MI) dando 7 esami ma le mie prospettive sono negative. Nessuno mi vorrà mai assumere per via del mio nome, con 800 euro al mese non ci campo“. Ha proseguito poi tornando sull’omicidio e criticando le prove usate dalla magistratura per condannarlo “Se avessero avuto davvero delle prove su di me mi avrebbero condannato all’ergastolo. Io sono stato condannato a 20 anni per qualcosa che non ho fatto e in carcere vedo pluriomicidi che dopo 6 anni sono liberi“.

Per dovere di cronaca bisogna anche riportare le parole del fratello di Melania che poco dopo è intervenuto telefonicamente. “Un uomo che è stato condannato definitivamente in terzo grado che si lamenta perché dopo 12 anni può uscire per 12 ore e che tra 4 anni sarà libero? Vorrei ricordargli che il suo dna è stato trovato sul luogo dell’omicidio, direi che di prove ce ne stavano a sufficienza. Non ha mai amato mia sorella, non era nemmeno presenta alla nascita di sua figlia“. Una figlia che oggi a 13 anni porta il cognome del nonno materno e sulla quale Parolisi ha perso ogni tipo di responsabilità genitoriale.

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