Schlein vs Meloni, Nencini duro sul Pd: “La Schlein è l’assicurazione sulla vita della destra”

In una lunga intervista, Riccardo Nencini ha commentato l’attuale assetto politico dell’Italia, soffermandosi in particolare sull’assenza di una reale opposizione.

L’ex senatore Riccardo Nencini ha condotto un’intervista ai microfoni de L’identità, in cui si sono toccati svariati punti dell’attuale situazione della politica italiana. Membro della direzione nazionale del Partito Socialista Italiano, Nencini è un veterano della politica nazionale e sembra avere le idee piuttosto chiare su maggioranza e opposizione.

L’ex senatore Riccardo Nencini, Notizie.com

Sul manifesto scontro di ideali e posizioni politiche tra Schlein e Meloni, Nencini commenta con particolare neutralità, ricordando il passato della Meloni ed evidenziando le controverse azioni politiche dell’attuale segretario del Partito Democratico.

Lo scontro tra Schlein e Meloni

Da quando è salita al governo, ma forse dovremmo dire da quando è entrata in politica, Giorgia Meloni è sempre stata accusata di ideali e politiche di estrema destra e, sui discorsi della Schlein a Ventotene, in cui il segretario del Pd accusa la leader di Fratelli d’Italia di pericoloso nazionalismo, Nencini afferma: “Meloni e Fratelli d’Italia sono stati fieramente nazionalisti fino a non molti mesi fa. Una volta che Meloni è diventata presidente del Consiglio, invece, ha cominciato a modificare la rotta della propria nave. È diventata più europeista. Dichiara di non essere più contraria all’euro, tutte cose che invece declinava nel recente passato. Ricordo bene le precedenti campagne elettorali. Bisogna capire, adesso, se si tratta di una revisione ideologica vera o di semplice tattica. La premier mi sembra abbastanza sincera. Non penso, invece, dire lo stesso di un bel pezzo del mondo che la sostiene”.

Prove di avvicinamento tra i due partiti?
Elly Schlein e Giuseppe Conte (Ansa Foto) Notizie.com

Nencini ha poi negato con convinzione la possibilità di sedersi allo stesso tavolo della Meloni: “Assolutamente no! Sarei disposto, invece, a confrontarmi con Meloni. Se sono all’opposizione in Italia, non posso fare accordi in Europa

La situazione europea

Sulla possibile alleanza tra popolari e conservatori in Europa, Nencini commenta: “Dal punto di vista degli ideali, non mi sembra naturale. Abbastanza improbabile! La politica, però, ci ha abituato a vedere realizzarsi cose impossibili”. Commentando l’assetto politico europeo, Nencini prosegue: “Se il Ppe dovesse aprirsi in maniera definitiva a leghisti, Le Pen e quant’altro, i socialisti dovrebbero raggiungere un’intesa con le culture liberal-democratiche che ci sono in Europa, a cominciare da quanto viene rappresentato da Macron. Una cosa era il partito della Merkel, di Kohl, Schuman e Spaak. Altra cosa, invece, è quello che vuole fare accordi con i conservatori. Non mi siederei mai a quel tavolo. Bisogna, a mio parere, evitare minestroni che non hanno giustificazioni né ideali, né strategiche”.

Il futuro di Forza Italia e la timida opposizione della Schlein

Nencini commenta le dichiarazioni di Tajani e la direzione politica di Forza Italia: “Ha espresso l’opinione del corpo maggioritario di Forza Italia e del suo vecchio leader. Detto ciò, non vedo problemi nel governo. Non vedo, comunque, problemi strategici per la maggioranza, anche perché c’è un oppositore molto debole”. Nencini ha proseguito, esprimendo la sua opinione sugli esiti della leadership della Schlein: “È l’assicurazione sulla vita gratuita della Meloni. Non riesco a comprendere, avendo vissuto dall’esterno la nascita del Pd e la sua evoluzione, il tentativo di costruire una natura esageratamente populista. Le grandi comunità, come l’Italia, non si governano con forme di massimalismo”, inoltre l’accordo con Conte “non mi sembra proprio stia funzionando”.

Dichiarazioni Tajani
Le dichiarazioni di Tajani sul futuro di Forza Italia – Notizie.com – © Ansa

L’ex senatore si auspica che ci sia lo spazio per un terzo polo: “Il Terzo Polo è auspicabile. Italia Viva, Azione, +Europa e socialisti devono collaborare, altrimenti è difficile che la sinistra italiana sia competitiva. Le gambe della sinistra sono sempre state due. Quando una si è rotta, la sinistra è stata sconfitta o peggio ancora è scomparsa”. E sulla possibilità di trovarsi Forza Italia nel campo riformista: “Vedo spazio per quella parte dell’elettorato di Forza Italia che vede con interesse cosa si muove nel centrosinistra. Stiamo parlando di partiti altamente riformisti”.

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