Il testamento di Silvio Berlusconi ha racconto numeri impressionanti sui social per quanto riguarda le interazioni. Ecco tutti i dettagli.
Lo si è detto più volte: Silvio Berlusconi difficilmente sarà dimenticato e quanto successo in queste ultime ore è una conferma. Secondo una ricerca condotta dall’Adnkronos, negli ultimi due giorni il testamento dell’ex premier ha fatto registrare numeri di interazioni impressionanti e non facilmente raggiungibili in futuro.
Si parla di oltre un milione di interazioni dovute sia alle indiscrezioni che all’apertura del testamento. Una curiosità che ha portato gli utenti a discutere e magari fare alcune previsioni sul destino di Fininvest e delle altre aziende dell’ex premier. I numeri, comunque, restano davvero impressionanti e difficilmente eguagliabili in futuro. “Le conversazioni sui social mostrano ancora una volta la centralità che Berlusconi continua ad avere nel panorama culturale italiano“, il primo commento di Luca Ferlaino, founder di SocialCom.
Naturalmente l’attenzione dei social si è spostata principalmente sui protagonisti del testamento. I più citati sono Pier Silvio e Marina che hanno ottenuto rispettivamente il 33% e il 23%. Subito dopo troviamo la Fascina, Dell’Utri, Barbara, il fratello Paolo e gli ultimi due figli dell’ex premier Luigi ed Eleonora.
Per quanto riguarda le aziende, naturalmente Fininvest è in testa con il 48% delle interazioni. Subito dopo troviamo Mediaset, Monza, Mondadori e Forza Italia. Sicuramente spicca il fatto che la squadra di calcio ha ottenuto una percentuale maggiore rispetto al partito, ma a pesare è anche la mancanza di una citazione del partito all’interno del testamento.
Luca Ferlaino, founder di SocialCom, ha sottolineato come “le conversazioni social sull’apertura del testamento di Silvio Berlusconi mostrano la centralità dell’ex premier nel panorama culturale italiano“.
“A parte una componente minoritaria che continua a ritenere una ragione suprema la lotta contro il personaggio del Cavaliere – ha aggiunto l’esperto – possiamo dire che tutti gli utenti hanno deciso di utilizzare ironia e umorismo. Un atteggiamento che dimostra come i social possano essere anche luoghi di discussione aperti e accoglienti e non solo di discussione ideologica e sociale“.