Decreto flussi, ecco i lavori previsti per i 452mila migranti in arrivo

Il decreto flussi approvato dal Consiglio dei minsitri, che prevede l’ingresso di 452mila migranti, sta facendo discutere anche per le categorie coinvolte

Negli ultimi 15 anni, nessun governo aveva mai firmato un decreto che prevedesse un numero così alto di ingressi nel bel paese, ma l’emergenza lavoro ha costretto il governo Meloni a correre ai ripari, accettando l’entrata regolare di 452mila migranti.

I lavori previsti per i nuovi ingressi, Notizie.com

Per ora nessuna dichiarazione da parte dei vertici del governo, che in realtà, al di là dei desideri dell’elettorato, non ha mai negato la possibilità dell’immigrazione in Italia, ma ne ha sempre condannato la realizzazione, quando non in linea con le leggi e la regolamentazione nazionale. 

Non più soltanto lavori stagionali

L’emergenza produttiva in molteplici settori della nostra economia, non ha lasciato scelta a Giorgia Meloni, che si conquista diritto il record per maggior impiego di migranti all’interno della forza lavoro nazionale. Una mossa in apparente contraddizione con i presupposti ideologici del governo di centro-destra, ma che in realtà non sembra andare in conflitto con le numerose dichiarazioni che la Meloni rilasciava sull’immigrazione, nelle quali attaccava gli episodi di irregolarità e non il fenomeno in se. Il ministro degli esteri Tajani, ci tiene a specificare: “Favoriamo immigrazione legale attraverso il decreto flussi ma non vogliamo diventare il punto di raccolta di tutti coloro che vogliono andare via dall’Africa per andare da altre parti”. 

Migranti a lavoro, Notizie.com

Ricordiamo che numerose quote delle entrate di migranti, saranno riservate ai Paesi di origine e transito, che avevano siglato accordi per la riammissione di chi giungeva in Italia illegalmente (Tunisia, Marocco, Costa d’Avorio). Una manovra francamente inevitabile, alla luce di un fabbisogno di ben 883mila lavoratori che la nostra macchina produttiva ha manifestato per non soccombere. In vista della stagione estiva, sono stati immediatamente approvati 40mila nuovi lavoratori stagionali, che compenseranno in parte la richiesta da parte del comparto turistico-alberghiero, che necessita di 240mila istanze presenti al click day. Ciò che sta colpendo di più i meno inclini all’immigrazione, è l’ampliamento degli impieghi disponibili agli migranti, che, oltre ai classici lavori stagionali, potranno prendere parte al settore idraulico, elettrico, di mobilità, sociosanitario, telecomunicavo e di assistenza ai familiari. Molteplici ambiti, in cui questi lavoratori, circa 150mila l’anno fino al 2025, potranno ottenere anche contratti a tempo indeterminato.

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