Giulio Sapelli, professore ordinario di storia economica, in esclusiva ai nostri microfoni: “Sono diversi i motivi che hanno portato al rincaro”.
Le vacanze estive sono ormai alle porte e gli italiani stanno facendo i conti con i rincari dei biglietti aerei. Numeri davvero impressionanti che potrebbero portare anche ad un cambio dei piani da parte dei nostri connazionali.
Il ministro Urso in Consiglio dei ministri si è detto di aspettarsi un calo a breve, ma ha anche aperto alla possibilità di attuare dei controlli più rigidi in caso questa riduzione non dovesse verificarsi. La nostra redazione ha contattato Giulio Sapelli, professore ordinario di storia economica, per capire insieme a lui a cosa è dovuto questo rincaro e soprattutto cosa bisogna fare per cercare di abbassare i prezzi.
Professor Sapelli, i prezzi degli aerei continuano la loro salita. A cosa è dovuto questo rincaro?
“E’ aumentata la domanda e non si è pensata ad ampliare la flotta. Questo è sicuramente il primo motivo. Poi bisogna dire che le compagnie, mancando compagnie di bandiera, cercano di aumentare il tasso di profitto“.
Ha un ruolo anche l’inflazione?
“Assolutamente sì. C’è il rialzo delle materie prime, è aumentata anche la benzina. Per far fronte alla richiesta dei voli, bisognerebbe aumentare l’offerta, ma è molto complicato. La pandemia, la guerra e le sanzioni stanno facendo mancare un sacco di petrolio“.
Cosa si deve fare per cercare di mettere fine a questi rincari?
“Bisogna aumentare la quantità di petrolio“.
E magari anche lavorare per ritornare a qualche compagnia di bandiera.
“Certamente, anche se oggi si pensa che il privato è migliore di tutto quindi è complicato fare un passo in questo senso. Bisogna puntare sempre sul misto. Solo quello può funzionare per contenere i prezzi“.