Stati Uniti e Cina, nonostante gli evidenti conflitti sul piano economico, hanno confermato la volontà di una comunicazione pacifica.
La visita a Pachino del segretario al tesoro americano Janet Yellen, non pare aver generato risultati reali sul piano economico, tuttavia, su quello politico, pare confermarsi e solidificarsi una certa intesa pacifica.
Le due nazioni, difatti, sembrano mantenere quelli che sono i propri punti fermi sull’economia globale, per i quali vanno inevitabilmente a scontrarsi gli interessi dei due poli, tuttavia pare essere stata suffragata una tregua ideologica.
Le posizioni rimangono invariate, ma c’è rispetto
Dialogo “diretto sostanziale e produttivo” quello avvenuto tra la Yellen e i vertici di Pechino che, a prescindere dai “significativi disaccordi” confermati, hanno consolidato un sentimento di comprensione nei confronti delle politiche estere adottate. Il punto di maggiore discordia, pare essere stato quello della fornitura tecnologica cinese, che è stata pesantemente minata dal blocco imposto alle aziende statunitensi, da parte del governo americano. Secondo la Cina, infatti, la mossa di Washington sarebbe indirizzata unicamente all’indebolimento economico delle aziende produttrici cinesi, che negli ultimi anni si sono sforzate di raggiungere un’autonomia industriale nell’ambito dei chip contenuti nei dispositivi elettronici.
La segretaria al Tesoro americana, al contrario, ci tiene a precisare: “E’ importante notare che queste azioni sono motivate da semplici considerazioni di sicurezza nazionale: non le stiamo usando per ottenere vantaggi economici”. Una dichiarazione perentoria, che, tuttavia, trova difficilmente riscontro nella realtà del mercato globale, in cui il blocco imposto dal governo statunitense, ha realmente minato i numeri dell’industria cinese nel panorama tecnologico. In più, Washington ha espresso una certa preoccupazione rispetto alle pratiche “sleali” che Pechino ha adottato per salvaguardare il mercato interno, come ad esempio il vietare l’ingresso di società straniere.
I met yesterday with my Chinese counterpart, Vice Premier He Lifeng. We discussed the economic outlook for our two countries, and I raised concerns on behalf of American workers and businesses. We seek an economic relationship that benefits both sides. https://t.co/0VnghH0cno
— Secretary Janet Yellen (@SecYellen) July 9, 2023
Ma oltre queste divergenze, la Yallen ci ha tenuto a dichiarare: “Nel complesso ritengo che i miei incontri bilaterali siano stati un passo avanti nei nostri sforzi per stabilire su basi più solide le relazioni tra Usa e Cina. Entrambe le nazioni hanno l’obbligo di gestire questo rapporto in modo responsabile: trovare un modo per vivere insieme e condividere la prosperità globale”, per poi concludere: “Crediamo che il mondo sia abbastanza grande perché i nostri due paesi possano prosperare”. Sostanzialmente una stretta di mano tra i due leader economici del mondo, che si sono manifestati reciproco rispetto, anche in una esplicita rivalità economica. Anche l’agenzia di stampa ufficiale Xinhua ha confermato gli esiti positivi dell’incontro tra la segretaria al Tesoro americana e il vice primo ministro cinese He Lifeng, affermando che il dialogo ha confermato “il rafforzamento della comunicazione e della cooperazione per affrontare le sfide globali”.