In tutto sono tre, due stavano con lei in discoteca, mentre a un’altra avrebbe chiesto aiuto il giorno dopo la presunta violenza sessuale
La Russa jr e la presunta violenza sessuale, emergono altri particolari di quella mattina. Sarebbero tre le ragazze, due amiche e una conoscente, che potrebbero essere state testimoni oculari o quanto meno essere presenti nei momenti cruciali della famosa notte in discoteca ma anche il giorno dopo, la mattina quando la ragazza si è risvegliata a casa La Russa. Secondo gli inquirenti queste ragazze potrebbero avere elementi utili a verificare l’attendibilità del racconto della 22enne che a fine giugno ha denunciato alla Procura di Milano per violenza sessuale il coetaneo ed ex compagno di liceo Leonardo Apache La Russa: il figlio del presidente del Senato.
La prima è la ragazza che era con la 22enne in discoteca, tanto che lei stessa racconta che “intorno alla mezzanotte del 18 maggio 2023 unitamente alla mia cara amica (…) mi recavo presso la discoteca Apophis di Milano dove ci siamo messe a ballare“. Ed è proprio a questa amica che la mattina dopo, quando si è risvegliata disorientata e nuda a casa La Russa, e sconvolta da quanto lo stesso Leonardo le avrebbe riferito che “sia lui sia un suo amico che dormiva in un’altra stanza avevano avuto un rapporto con me a mia insaputa“. E sul telefonino scrive alla sua amica: “Non mi ricordo nulla. Raccontami di ieri, sono stata drogata?“. Domanda alla quale, la sua amica le avrebbe replicato in questo modo: “Non mi ascoltavi, penso ti abbia drogata. Non mi ascoltavi, poi sei corsa via perché non ti ho più trovata. Tu stavi benissimo fino a prima che ti portò il drink”.
Secondo quanto riportato sulla denuncia, scrive il CorSera, questa “mia amica mi ha anche detto che aveva provato a portarmi via non riuscendovi“, e tra le altre cose avrebbe aggiunto che “mi ha riferito che dopo l’assunzione di quella bevanda alcolica da parte di Leonardo non ero più in grado di parlare. Mi disse che ero stata drogata“, e “mi scrisse di scappare“. E sarebbe proprio questa sua amica che la 22enne avrebbe chiamato la mattina dopo “in lacrime”. E da qui il racconto appena uscita da casa La Russa, aggiungendo “ci ho parlato e ha provato a calmarmi. Ho preso la metropolitana e sono tornata a casa“.
Poi c’è un’altra amica alla quale la ragazza ha mandato dei messaggi, pare che questi messaggia sia stati inviati mentre la vittima era ancora nel letto a casa La Russa. “Scrissi anche a (…) raccontandole cosa era successo. Lei stessa mi invitò a recarmi al Pronto soccorso prodigandosi nell’accompagnarmi. Mi raggiunse a casa e mi convinse a parlare con mia mamma“. La terza persona, una conoscente che potrebbe essere importante, visto che è stata presente nella parte iniziale della serata, quando tutto era ancora normale. Sono tre ragazze che i magistrati potrebbero chiamare a breve per avere delle conferme e delle ulteriori aggiunte a tutta queste storia.