Muore per salvare dei bambini in acqua un 43enne statunitense, che era sopravvissuto nel 2001 all’attacco del World Trade Center.
Era sopravvissuto all’attentato delle Torri Gemelle dell’11 Settembre 2001, ma per salvare dei bambini in difficoltà, Luke Laidley è deceduto a soli 43 anni.
Per la festa nazionale del 4 Luglio, Laidley si era recato nel lago Michigan per festeggiare insieme alla propria famiglia e ad un certo punto, per salvare dei bambini che si erano ribaltati su un gommone, si è tuffato, riuscendo a salvare tutti, tranne se stesso.
Appena ha visto la difficoltà dei bambini nel raggiungere la riva, il padre di famiglia si è fiondato in acqua per aiutarli. Dopo un minuto sommerso, è ricomparso con i bambini, che è riuscito a riportare a riva. Lo sforzo immane ne ha inevitabilmente compromesso la respirazione, compromettendone subito le condizioni. Le persone presenti lo hanno immediatamente soccorso, portandolo a riva e tentando di effettuare una rianimazioni cardiopolmonare, in attesa dell’arrivo dei soccorsi. Quando questi sono arrivati, le condizioni erano davvero critiche e, nonostante il ricovero nell’ospedale di Evanston, Luke non ce l’ha fatta.
Originario di Chigago, Luke era un “vero uomo di famiglia”, come dichiarato da sua moglie. Oltre alla moglie Lauren, Luke lascia tre bambini di 3, 5 e 7 anni. Laureto al Boston College, Laidley era giunto nella grande mela per iniziare la propria carriera lavorativa, che era partita con presupposti rosei. La società di investimenti bancari Morgan Stanley lo assunse nel Settembre del 2001 e il suo ufficio era nella Torre 2 del World Trade Center.