A Wimbledon stiamo vedendo il miglior Berrettini della stagione. Ora la partita contro Alcaraz per capire se il romano è finalmente tornato.
Inutile nasconderlo: nessuno si aspettava un Matteo Berrettini simile a Wimbledon. Prima dell’inizio dello Slam inglese avevamo lasciato il romano in lacrime a Stoccarda per l’eliminazione al primo turno contro Sonego. E i giorni successivi sono stati accompagnati dall’incognita della sua partecipazione al torneo londinese.
Dalla prima partita, sempre contro Sonego, abbiamo visto un Berrettini diverso e, soprattutto, in forma. La vittoria in quattro set in un match durato tre giorni causa pioggia è stato i primo segnale positivo. Poi le partite dominate per lunghi tratti contro de Minaur e Zverev rappresentano forse una conferma che il romano sta finalmente tornando.
Ora c’è il vero esame di maturità. La partita contro Alcaraz è fondamentale non tanto nel risultato, ma nella risposta fisica di Berrettini. Se non ci saranno intoppi possiamo dire che Berrettini è tornato.
Wimbledon, Berrettini tra Alcaraz e il sogno finale
La partita contro Alcaraz è un crocevia importante anche per il cammino di Berrettini. Una vittoria contro lo spagnolo potrebbe spianare la strada verso la finale per il romano. Rune ed eventualmente uno tra Medvedev e Tsitsipas non sembrano avversari imbattibili per Matteo, ma c’è sempre una incognita importante: quella della tenuta fisica.
Ad oggi non sappiamo se ci sarà un calo. L’aver giocato solo 17 partite in sette mesi potrebbe creare qualche problema a Berrettini più avanti. Ma ora c’è da battere il numero uno al mondo e poi si potrà pensare in grande.
Alcaraz parte favorito, ma Berrettini ha le sue chance
Ad oggi Alcaraz è il favorito, ma lo spagnolo ha dimostrato di non trovarsi perfettamente a suoi agio sull’erba. Il match contro Jarry, vinto in quattro set non senza fatica, dimostra come il numero uno è vulnerabile su questa superfice. Se Berrettini giocherà come contro Zverev, soprattutto nei suoi turni di servizio, le possibilità ci sono.
Il giorno di riposo è fondamentale per recuperare un po’ di energia in vista della sfida di domani. E l’Italia continua a sognare una finale tra Sinner e Berrettini.