Dal racconto della ragazza di 22 anni che ha accusato il figlio del presidente del Senato Ignazio La Russa di violenza sessuale, ci si aspetta molto. L’interrogatorio previsto per oggi a Milano, potrebbe slittare a domani in luogo protetto
Potrebbe slittare a domani, forse non in Procura a Milano ma in luogo protetto, l’interrogatorio della 22enne che ha accusato di violenza sessuale il figlio del presidente del Senato Ignazio La Russa.
Il racconto della ragazza davanti ai magistrati era atteso per oggi, ma pare che questa giornata, da quanto si apprende, sia dedicata alla valutazione degli elementi sin qui emersi. Anche perchè come è notorio, un fatto “privato” è diventato necessariamente pubblico e politico, dopo le rivelazioni sulla denuncia della giovane, pubblicate dal quotidiano il Corriere della Sera. Al caso della presunta violenza subita sono seguite le parole, in momenti diversi, della seconda carica dello Stato; quindi le reazioni delle opposizioni, in testa quelle della segretaria dem Elly Schlein, fino ad arrivare a ieri quando si sono aggiunte le dichiarazioni del ministro Roccella e del giornalista editorialista di Libero, prossimo ad una nuova trasmissione Rai, Filippo Facci. Ma facciamo ordine e ripartiamo dai fatti.
E ai fatti vanno aggiunte pure le parole del legale della 22enne alla Repubblica: “Stiamo lavorando anche di notte. L’obiettivo è chiudere il cerchio identificando i soggetti che possano portarci alla verità. Li stiamo cercando uno a uno”. L’avvocato Stefano Benvenuto, è stato a Roma anche per cercare testimonianze nel mondo della movida, sempre al quotidiano ha detto a proposito della sua giovane assistita: “E’ ancora sconvolta. Ha ventidue anni, aveva paura a esporsi, ma anche vergogna a raccontare fatti personali. L’ho rassicurata dicendole che l’Italia si basa sulla parità tra uomo e donna, uno dei principi cardine della Costituzione. Se una ragazza ha subìto, è giusto che debba sapere la verità”. Tornando alla notte in cui sarebbero avvenuti i fatti: la ragazza non ricorda quasi nulla dei momenti successivi a quando consuma due drink. Era ancora dentro la discoteca dove aveva incontrato Leonardo Apache La Russa, suo ex compagno di scuola.
La presunta vittima si sveglia nuda, la mattina successiva alla serata trascorsa nel locale milanese, nel letto del figlio del presidente del Senato. Sarebbe stato lui stesso a raccontarle che i due avevano avuto rapporti sessuali. “A sua insaputa”. Ai rapporti sessuali avrebbe partecipato anche il dj della discoteca, che poi avrebbe dormito in un’altra stanza. Le analisi effettuata sulla ragazza presso la clinica Mangiagalli di Milano, dove la 22enne è stata visitata lo scorso 19 maggio, hanno dato esito di positività ai cannabinoidi e alle benzodiazepine. La presunta vittima ha dichiarato di aver assunto ansiolitici prima di recarsi in discoteca.