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Cronaca

Giustizia, la provocazione del magistrato Sabella a Notizie.com: “Vogliono creare sacche di impunità? Bene, poi ci lascino lavorare”

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Luigia Luciani

Tensione altissima. Non accenna a placarsi lo scontro dialettico tra Anm e maggioranza di governo. Alfonso Sabella, noto magistrato che però dell’Anm non fa parte, si sfoga in esclusiva a Notizie.com: “Io a Piazzale Clodio ci sto tutti i giorni e quello che vedo è un disastro…a questo punto sa che le dico lancio una provocazione alla politica”. Scopriamo quale

Quando telefoniamo al noto magistrato Alfonso Sabella, è alle prese col suo lavoro: scrivere sentenze e provvedimenti. “Io a Piazzale Clodio a parte oggi ci sto tutti i giorni e sa che cosa vedo? Un vero e proprio disastro!”

Il magistrato Alfonso Sabella a Notizie.com, foto Ansa

E’ un fiume in piena Sabella, che accetta di rispondere in esclusiva alle domande di Notizie.com, ma ci tiene comunque a precisare: “Io non faccio parte dell’ Anm, ma la mia opinione la esprimo comunque”. Sì perchè il motivo per il quale decidiamo di disturbare il magistrato, che è stato sostituto procuratore del pool antimafia di Palermo con Giancarlo Caselli e anche assessore alla legalità di Roma Capitale con delega al litorale di Ostia, è quello che vede in atto un nuovo e durissimo scontro tra Anm e maggioranza di governo, dopo le note anonime di Palazzo Chigi successive all’imputazione coatta del sottosegretario alla Giustizia Delmastro. Il giorno prima in Aula c’era stata l’informativa della ministra Santanchè. Poi lo scorso venerdì il Corriere della Sera pubblica la notizia della presunta violenza sessuale nei confronti di una 22enne milanese  da parte del figlio del presidente del Senato La Russa.

“Nessuno intende aprire contenziosi con la magistratura, questo deve essere chiaro per tutti. Cio’ non impedisce di avere il diritto/dovere di attuare il programma del centrodestra”. Lo ha affermato in un’intervista al Quotidiano Nazionale il capogruppo di FdI alla Camera, Tommaso Foti.  È un falso e mina la fiducia dei cittadini nella magistratura il parlare di magistrati che scendono in campo, svolgendo un’azione politica al fianco dell’opposizione, come hanno fatto le note filtrate da Palazzo Chigi e da via Arenula. Questo per il solo fatto che un giudice, facendo il suo lavoro con coscienza e occupandosi di un fascicolo che riguarda per puro caso un politico, assume una determinata decisione. Sono state queste invece le parole del segretario generale dell’Anm Salvatore Casciaro, intervistato da Radio anch’io. Abbiamo riportato solo le ultimissime dichiarazioni in ordine temporale arrivate sullo scontro Anm maggioranza, a proposito del quale ecco come la pensa Alfonso Sabella, che poi ai nostri microfoni lancia una provocazione.

Giustizia, la provocazione del magistrato Sabella a Notizie.com: “Salvate quelli che volete salvare, ma per il resto fateci lavorare!”

Alfonso Sabella magistrato a Notizie.com, foto Ansa

Magistrato Sabella, pure se non fa parte dell’ Anm, immagino abbia una sua opinione e posizione, sull’ennesimo scontro dialettico che si è consumato e si consuma ancora tra Anm e maggioranza di governo dopo i casi Santanchè e Delmastro?

“Guardi, io parto col dire che le riforme della Giustizia sono tutte basate su reazioni di pancia e mancano di una visione reale del sistema. Perchè la verità è che la giustizia penale è al collasso e questo francamente non mi pare interessi a nessuno e tantomeno al ministro Nordio. La condizione nei tribunali è che non si riescono ad emettere sentenze; il codice di procedura penale viene continuamente massacrato da riforme a macchia di leopardo…Pensiamo solo a quanto sia stata devastante la riforma Cartabia per il nostro ordinamento”.

E quindi qual è secondo lei il vulnus maggiore nel sistema?

“Siamo di fronte ad una enorme impunità…Le faccio un esempio pratico nel quale ci imbattiamo e mi imbatto nel quotidiano: facciamo la guerra ai borseggiatori, poi mi vedo costretto ad assolverli per mancanza di querela di parte. Questo è un sistema ormai privo di qualunque logica interna. Poi per rispondere anche alla sua domanda, al tema indotto e invocato della separazione delle carriere…Io sono contrario, sono semmai favorevele al fatto che un pm, ogni pm, prima debba fare il giudice”.

Quindi per lei le polemiche in corso, che per carità non sono nuove, hanno un focus errato?

“Sì perchè ad esempio non si guarda ala processo penale, diventato ormai un percorso ad ostacoli. Pensiamo anche al dibattito sull’abolizione del reato di abuso di ufficio…Ma le pare possibile che non si potranno rendere più punibili determinati comportamenti? Basti solo pensare alla distribuzione delle risorse legate al Pnrr senza l’abuso d’ufficio. Che facciamo? Rischiamo di consegnare il Paese in mano a criminali?”

Giustizia, Sabella a Notizie.com: “Reintroduciamo l’autorizzazione a procedere ed estendiamola ai sindaci”

Alfonso Sabella, foto Ansa

E quindi cosa proporrebbe il magistrato Alfonso Sabella?

“La mia è una provocazione e come tale vorrei venisse presa: reintroduciamo l’autorizzazione a procedere ed estendiamola ai sindaci, agli amministratori locali. Almeno così potremmo perseguire i criminali. Invece ci accapigliamo su questioni che riguardano pochi. Ripeto, vogliamo creare sacche di impunità? Bene, facciamolo, lo facciano. Ma poi ci lascino lavorare!”.

Quindi la politica nella riforma che verrà non parla chiaro all’Italia? 

“Da giudice ordinario di primo grado mi arrovello su questo, ecco perchè dico: fateci lavorare sul resto. E sì, il sistema è già devastato e ai cittadini serve dire la verità. Non entro nel merito delle dichiarazioni rese dell’ Anm, ma mi sembra che l’obiettivo della politica sia chiaro”.

E quale sarebbe?

“Mandare impunita una certa categoria di potenti. Noi viviamo in un Paese percepito come tra quelli più corrotti al mondo, e certe dinamiche non ce le possiamo permettere. Ecco perchè tutto il processo penale va riformato”.

Come?

“Mettiamoci a tavolino senza preconcetti. Lo devono fare magistrati, avvocati, cancellieri, professori universitari. Persone, uomini e donne, che conoscano davvero l’iter di un processo. E facciamo davvero una riforma. Poi è chiaro che il Parlamento è sovrano e io applicherò qualunque legge venga approvata, ma mi lasci dire che sono davvero avvilito”. 

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Luigia Luciani