Francesco Lollobrigida ha parlato al Fatto Quotidiano, esprimendo la sua sulla questione aperta tra magistratura e governo Meloni.
Ecco anche il ministro dell’agricoltura, Francesco Lollobrigida, a fare il punto della situazione del governo Meloni sul piano giudiziario.
I processi sul calendario si susseguono per i vertici della maggioranza e, anche Lollobrigida, ha espresso le sue perplessità su questo supposto accanimento della magistratura, nei confronti di alcune pedine fondamentali del governo di centrodestra.
Le accuse alla ministra del turismo Daniela Santanchè, l’imputazione coatta al sottosegretario alla giustizia Andrea Delmastro e l’incubo che sta vivendo Leonardo Apache La Russa, figlio della seconda carica dello Stato, non sembrano dare pace a Giorgia Meloni. Lollobrigida, pare seguire la medesima strada dialettica degli altri ministri scelti dalla leader di FdI, con delle accuse velate all’attacco della magistratura: “Devo dire che c’è uno scadenzario di inchieste della magistratura piuttosto sospetto. Oggi Meloni parlerà al termine del vertice di Vilnius in Lituania e proverà ad abbassare i toni con i magistrati dopo la velina di Palazzo Chigi in cui si attaccavano i pm per fare opposizione al governo e per aver iniziato la campagna elettorale delle Europee”.
Durante l’intervista al Fatto Quotidiano, il ministro ha affrontato in maniera esplicita la tensione tra governo e magistratura: “Ieri sera (lunedi, ndr) in tv ho sentito parlare il giornalista Daniele Capezzone (su Rete 4, ndr) e mi ha convinto molto perché parlava delle inchieste che finiscono in niente”. Lollobrigida prosegue: “Certo, bisogna rilevare che c’è un certo scadenzario di inchieste da parte della magistratura, che messe in fila tutte insieme sono un po’ sospette…, ma da parte mia rimane la piena fiducia ai giudici”. Non è la prima dichiarazione di esponenti di centrodestra, in cui si denuncia platealmente una faziosità dei magistrati, per poi concludere con un pacificatore “comunque abbiamo piena fiducia nella magistratura”.
Il ministro dell’agricoltura ha concluso, asserendo scherzoso al cambio di obiettivo da parte dei magistrati, dopo la scomparsa del Cavaliere: “Diciamo che, se fino a oggi tutte le energie dei magistrati si erano concentrate per andare a colpire Silvio Berlusconi, adesso che lui non c’è più, quelle energie si sono liberate nei nostri confronti…”.