Governo vs magistratura, la Lega consiglia di abbassare i toni: “Non ci sono complotti”

Le tensioni tra magistratura e governo si fanno reali e la Lega, attraverso Andrea Crippa, consiglia ai propri alleati di abbassare i toni nei confronti della giustizia

Andrea Crippa, vicesegretario della Lega di Matteo Salvini, ha affrontato l’ormai ricorrente tema della giustizia e dei magistrati, durante un’intervista al Corriere della Sera.

Andrea Crippa, Notizie.com (Imagoeconomica)

La gran parte dei politici più in vista della destra italiana, si è trovata costretta a commentare le svariate vicissitudini giudiziarie che la maggioranza ha affrontato negli ultimi giorni e, anche Crippa, non si è tirato indietro dal commentare, anche criticamente, le uscite pubbliche dei propri colleghi.

La Santanchè innocente fino a prova contraria

Dalla ministra del turismo Daniela Santanchè, passando per il deputato Delmastro, fino ad arrivare al controverso caso di Leonardo Apache La Russa e delle discutibili dichiarazioni della seconda carica dello Stato, la situazione delle destre nei confronti dei magistrati si fa complessa, soprattutto considerando l’insistenza nel richiedere una profonda riforma della giustizia. Crippa parte dal caso della ministra del turismo, su cui dichiara: “Fino a prova contraria lei è innocente. E noi siamo garantisti, fino al terzo grado di giudizio”, tuttavia “nel momento in cui dovessero emergere da parte della magistratura delle evidenze su quello che è stato denunciato da alcuni dipendenti della Santanchè, mi aspetto che la diretta interessata se ne assuma la responsabilità”. L’accento viene messo sulla fiducia tra i partiti di maggioranza che si sono alleati: “Dạniela Santanchè è stata scelta dalla premier. E noi ci fidiamo đi Santanchè perché ci fidiamo della Meloni”.

Intervista Meloni Corriere della Sera
Il premier Meloni – Notizie.com – © Ansa

Si passa poi al commento sulla vicenda La Russa, su cui Crippa, ovviamente, non elargisce sentenze nel merito, ma si “limita” a commentare la reazione pubblica del presiedente del Senato: “Quando una ragazza di vent’anni trova il coraggio di denunciare una violenza, io sarei molto più cauto”. Crippa, arriva addirittura a commentare l’unica dichiarazione pubblica che la Meloni ha avanzato  in merito al supposto accanimento della magistratura. Difatti, ieri la leader di FdI ha affermato di riconoscersi in una nota sul caso Delmastro, in cui si confermava la presunta presenza di una fascia della magistratura che ha e sta svolgendo un ruolo attivo di opposizione nei confronti della maggioranza di governo. Crippa, al contrario, fa attenzione, dichiarando che “bisogna affidarsi anche qui alla giustizia. Non credo che se il figlio di La Russa è innocente ci sia una macchinazione contro di lui per colpire il governo” e, di conseguenza,consiglierei il silenzio e mi affiderei al lavoro dei magistrati”.

“Abbassiamo i toni”

Il timore di Crippa, in merito alle svariate dichiarazioni rilasciate dai vertici del governo, risiede nella necessità di donare credibilità alla proposta di una riforma della giustizia. In questi termini, secondo Crippa, appare fondamentale scongiurare la sensazione che la destra stia insistendo per una riforma, soltanto nell’ottica di una pura e semplice vendetta nei confronti dei magistrati, invece che per un onesto slancio politico, atto ad un miglioramento reale del rapporto tra magistrati e politica. Queste dichiarazioni, potrebbero portare ad un “immobilismo che bloccherebbe le modifiche attese da decenni”. Proprio in virtù di questa lucida disamina, Crippa afferma che “la Lega consiglia di abbassare i toni, anche perché non vedo un complotto dei magistrati nei confronti del governo”.

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