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Cronaca

Caldo killer, il cardiologo Comito a Notizie.com: “Attenzione a donne, over 75 e ipertesi. E ricordiamoci le migliaia di morti del 2003”

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Luigia Luciani

Il caldo può uccidere, anche in assenza di particolari patologie. “Ricordiamoci la storica ondata di calore del 2003. Morirono in Europa migliaia e miglia di persone”. A dirlo a Notizie.com il professor Cosimo Comito, specialista in cardiologia e cardiochirurgia e coordinatore di cardiologia presso la Paideia Internetional Hospital

A detta degli esperti, l’estate 2022 è stata la  più calda registrata in Europa negli ultimi decenni. Uno studio  pubblicato dall’Istituto di Salute Globale di Barcellona su Nature Medicine, ha calcolato in  61.672 le morti premature causate  all’ondata di calore che colpi 35 Paesi Europei.

Caldo (Ansa Foto) Notizie.com

Italia al primo posto con 18.010. Ora non possiamo ancora avere i dati della stagione in corso, troppo presto ovviamente per tabelle e cifre. Ma il termometro  è salito alto nelle ultime due settimane, e alle porte è pronto a bussare Caronte. La prossima settimana infatti l’Italia sarà di nuovo avvolta da una morsa asfissiante di afa e caldo. La situazione preoccupa, in alcuni casi allarma. La cronaca,  anche nelle ultime ore, ci racconta della morte di un uomo. Un operaio di 63 anni deceduto sul lavoro a Firenze. I medici dell’ospedale Careggi gli hanno riscontrato una temperatura corporea di 43 gradi.

Caldo Killer dunque. Possibile perdere la vita all’improvviso anche se non si è affetti da patologie particolari? Lo abbiamo chiesto al professor Cosimo Comito, specialista in cardiologia e cardiochirurgia e coordinatore di cardiologia presso la Paideia Internetional Hospital, e autore del manuale “Giovani per sempre”.

Caldo killer, il cardiologo Comito a Notizie.com: “Attenzione a donne, over 75 e ipertesi. E ricordiamoci le migliaia di morti del 2003”

Professor Cosimo Comito, clinica Paideia a Notizie.com

Professor Comito, oggi un 63enne a Firenze è morto sul lavoro. Pare a causa del grande caldo. Anche in assenza di patologie gravi può capitare? E quali sono le cause?

“Vi dico subito che la storia ci deve insegnare e noi non dobbiamo dimenticare. Ripensiamo alla passata estate, ma soprattutto andiamo con la memoria a quella famigerata del 2003. Gli esperti stimano che a morire per il caldo in Europa furono 70mila persone. Sono numeri da guerra”.

Ci spiega cosa accade al nostro corpo quando le temperature superano le medie stagionali e arrivano a livelli insostenibili?

“L’organo più danneggiato e che rischia di più con le ondate di calore anomale è il cervello. Pensiamo, volendo fare un esempio a cosa accade ai bimbi quando la febbre supera per troppo tempo i 40 gradi. Ecco, la stessa cosa si verifica quando il caldo là fuori è estremo”.

Domanda scontata, ma da fare. Chi rischia di più?

“Le donne, perchè di norma hanno una temperatura arteriosa più bassa rispetto agli uomini, di solito 100 su 70. Poi attenzione alle persone più fragili, che magari abbiano anche superato i 75 anni. Vede, il caldo è un vaso dilatatore tra i più potenti, e questo contribuisce al crollo della pressione quando è eccessivo. Di conseguenza il rischio è che arrivi poco sangue al cuore e al cervello, ecco spiegati i crolli e le conseguenze”.

Insomma è un pò un fatto meccanico? 

“Noi dobbiamo sempre ricordarci della quantità di liquidi  esistente nel nostro sangue. Ovviamente in presenza di ondate di calore, perdiamo acqua nel sangue e il sangue stesso diventa più denso e concentrato. Posso fare un esempio per far capire ancora meglio?

Deve, professore…

“Pensiamo a dei tubi. Se dentro vi scorre acqua, questa scivola via facilmente. Se ci fosse della crema, mettiamola così, questa camminerebbe più lentamente. Essere esposti al caldo eccessivo significa quindi perdere molta acqua. Solo nel parlare ne consumiamo mezzo litro. Quando sudiamo altrettanta. Le persone oltre i 40 anni perdono anche lo stimolo della sete, e allora il sangue diventa come crema. Il cervello non viene nutrito, così come il cuore”.


Che fare dunque con Caronte pronto a traghettarci oltre i 40 gradi?

Allontanarsi dalla città. Parchi, colline, montagne. Nei centri storici si forma una cappa, diventa pericoloso. E poi bere, bere, bere.”

Lo si dice sempre. Ma quanto occorre bere per essere sulla strada giusta?

“Ora le svelo pure qual è un ottimo rivelatore che si sta bevendo il giusto dosaggio di acqua per difendersi dalla disidratazione. Se l’urina è chiara, si sta facendo bene. Se di colore giallo intenso, stiamo assumendo meno liquidi di quanto necessitiamo”.

Professor Comito, altro da consigliarci? 

“Uscire nelle ore meno calde o se proprio si deve, fare come i giapponesi: munirsi di cappello e ombrellino per il sole”.

Capitolo a parte, da cardiologo, da riservare agli ipertesi. Che attenzioni debbono osservare?

“Per semplificare e parlare dritto a chi ci legge. Chi prende la pasticchina per la pressione, prima di partire per le vacanze, prima di affrontare le ferie estive, senta il proprio medico specialista, perchè di solito il farmaco potrebbe essere dimezzato. Si deve evitare di potenziare l’effetto dato dalla pillola, quando fa molto caldo. Altrimenti si rischia di svenire”.

Quindi mai il fai da te, giusto?

“Consiglio che vale sempre…io direi, facciamoci guidare dal buon senso  e davanti ad un dubbio, sentiamo sempre l’esperto”

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Luigia Luciani