“Chi sopprime la possibilità di far uscire lavoratori e lavoratrici dallo sfruttamento e dalla povertà si qualifica da solo: stiamo parlando di 3 milioni e mezzo di persone con un salario minimo orario inferiore ai 9 euro”. Così la segretaria dem Elly Schlein, contro la maggioranza che ha depositato emendamento soppressivo su salario minimo
Salario minimo, scontro massimo. E’ al termine di una settimana rovente, dentro e fuori i palazzi della politica, che si consuma l’ennesimo muro contro muro tra maggioranza di governo e opposizioni.
Queste ultime compatte, fatta eccezione per Italia Viva, nell’aver sottoscritto le settimane passate, un documento unitario per una proposta sul salario minimo, che preveda tra le alte cose, di non scendere sotto una soglia minima di 9 euro come retribuzione oraria. Cosa è successo esattamente? E’ accaduto che la maggioranza di centrodestra ha depositato in commissione Lavoro alla Camera un emendamento soppressivo della proposta di legge delle opposizioni, come ricordato sopra. La proposta di modifica, se passasse, sopprimerebbe quindi il testo unitario sostenuto da Pd, M5S, Azione, Avs e +Europa.
Salario minimo, emendamento soppressivo della maggioranza contro proposta opposizioni. Schlein: “Lavoratrici e lavoratori poveri umiliati e abbandonati”
“Nonostante le numerose audizioni svolte in commissione, la maggior parte delle quali hanno espresso contrarietà a un salario minimo regolato per legge, le opposizioni hanno preferito fare di un tema così importante un totem di propaganda in vista dell’estate, ponendo un muro sulla proposta da noi avanzata di una discussione a 360 gradi sulla contrattazione, il welfare aziendale e lavoro povero da avviare a settembre”. Lo hanno spiegato fonti della maggioranza – pertanto, “ci siamo visti costretti a procedere in questo senso e continuare nel lavoro avviato, da maggioranza e governo, su provvedimenti che hanno già dato i loro frutti – come il taglio del cuneo e il dl lavoro – e quelli che tra qualche giorno arriveranno in Parlamento come il prossimo disegno di legge lavoro. Il tema dei salari è nell’agenda politica del centrodestra e stiamo lavorando per dare risposte adeguate e non solo strumentali ed inattuabili”. Hanno precisato ancora le stesse fonti.
Immediata e durissima la protesta delle opposizioni. Le leader del Pd, Elly Schlein, in una nota diffusa alla stampa ha detto che “chi sopprime la possibilità di far uscire lavoratori e lavoratrici dallo sfruttamento e dalla povertà si qualifica da solo: stiamo parlando di 3 milioni e mezzo di persone con un salario minimo orario inferiore ai 9 euro. Quanta arroganza ci vuole per rifiutarsi di prenderli in considerazione? Dietro quelle retribuzioni da fame ci sono contratti pirata, falsi appalti, false imprese, false cooperative, abuso di contratti precari….Così facendo non umilia le opposizioni: umilia lavoratrici e lavoratori poveri, abbandonandoli alla morsa dell’inflazione e alle conseguenze disastrose dei provvedimenti di questo governo. La maggioranza ci ripensi e approvi con noi questa proposta”.
Salario minimo Conte attacca maggioranza: “Uno schiaffo a giovani, donne e uomini che non arrivano a fine mese”
“Il centrodestra di Giorgia Meloni si è precipitato a presentare in Commissione Lavoro un emendamento per bocciare la nostra proposta di salario minimo che migliorerebbe gli stipendi di quasi 4 milioni di lavoratori. Uno schiaffo a giovani, donne e uomini che non arrivano a fine mese. Non hanno fatto ancora nulla, invece, per cancellare la vergognosa decisione dello scorso 5 luglio di ripristinare i vitalizi in Senato”. Lo ha scritto su Facebook il presidente del M5S Giuseppe Conte. “Vi è chiaro? salario minimo no, vitalizi massimi sì. Noi continueremo a oltranza e senza sconti la nostra battaglia per il salario minimo in Aula. “E’ piu’ forte di loro, non c’è storia: fare la guerra ai poveri e’ lo sport preferito dalla destra di questo Paese”, ha commentato su Twitter Nicola Fratoianni. “Voler sopprimere la proposta di legge sul salario minimo e’ indecente”, ha denuncia il leader SI. “Deve essere chiaro agli italiani che Meloni, Salvini, Tajani intendono difendere chi paga poco o chi sfrutta il lavoro altrui”. Infine Per Matteo Richetti, capogruppo di Azione, “la risposta della maggioranza non si è fatta attendere; sul salario minimo bloccano la legge e la loro controproposta è: nulla, i lavoratori sottopagati possono attendere”.
Appuntamento martedì prossimo in Aula. Pare che a Roma siano attesi 43 gradi. Capitale da bollino rosso dentro e fuori Montecitorio