Social Card, Lollobrigida spiega tutti i dettagli: “Come una mese di spesa gratis”

Il ministro dell’agricoltura Lollobrigida ha esposto con chiarezza tutte le caratteristiche e le possibilità della social card.

Francesco Lollobrigida, ministro dell’agricoltura, durante un’intervista al Sole 24 Ore, ha esposto dettagliatamente i motivi, i particolari e le conseguenze reali dell’ormai famosa social card, che dovrebbe aiutare milioni di famiglie italiane a tenere testa al caro prezzi.

Lollobrigida con la Social Card, Notizie.com

Secondo il ministro Lollobrigida, usufruire di questa carta, che sarà disponibile da 18 Luglio per i nuclei familiari con un Isee inferiore a 15mila euro, vorrà dire sostanzialmente avere un mese di spesa gratis. 

I dettagli della Social Card

A quanto dichiara al Sole 24 Ore Lollobrigida, l’operazione è più ampia e “aggancia anche l’economia reale, con un intervento di stimolo sulle filiere e i prodotti nazionali, cominciare da quello del fresco. La presidente Meloni ha fortemente voluto questo intervento e valorizzato anche ulteriori 110 milioni per la distribuzione di generi alimentari assieme alle associazioni di volontariato. A fine anno tireremo le somme, valuteremo la congiuntura, e se sarà necessario rifinanzieremo, potenzieremo lo strumento, o ne introdurremmo di nuovi”.

La social card, Notizie.com

 Il ministro entra nel dettaglio, spiegando cosa succederà dal 18 Luglio: “La novità è l’arrivo della nuova carta elettronica ricaricabile di pagamento ‘Dedicata a te’. Ines e comuni hanno individuato i beneficiari della misura, che sono i nuclei familiari con almeno tre componenti, residenti nel territorio italiano, con Isee non superiore a 15mila euro annui, e che non godono di altre integrazioni salaria da parte dell’Erario. Sono perciò esclusi da questo intervento, perché tali soggetti fruiscono di altri sussidi pubblici, i titolari del Reddito di cittadinanza, o di altre misure di inclusione sociale o sostegno alla povertà, i disoccupati che percepiscono Naspi e Dis-coll, i cassintegrati. La scelta politica del governo Meloni, che io rivendico, è stata quella di aiutare più persone possibili, tenendo conto delle risorse disponibili. La nuova carta si rivolge quindi a un bacino potenziale di 1,3 milioni di famiglie colpiti da crisi e inflazione. Nell’individuazione dei beneficiari Ines ha seguito questi criteri, indicati in ordine di priorità decrescenti: nuclei familiari composti da non meno di tre componenti, di cui almeno uno nato entri il 31 dicembre 2009; nuclei familiari, composti da non meno di tre componenti, di cui almeno uno nato entro il 31 dicembre 2005; nuclei familiari composti da non meno di tre componenti. Per ogni criterio, priorità è stata data ai nuclei con indicatore Isee più basso“.

Come ottenerla e cosa comprarci

Lollobrigida poi spiega che nessuno dovrà fare domanda, ma arriverà una raccomandata da parte dei comuni, con dentro un codice da presentare all’ufficio postale per il ritiro della carta. A quel punto di potrà usufruire dei 382,50 euro che, però, spiega Lollobrigida, diventeranno velocemente 440 reali con l’aggiunta del 15% di sconto nei negozi della Grande Distribuzione, “e questo equivale sostanzialmente a un mese di spesa alimentare gratuita visto che secondo i dati Istat una famiglia italiana spende ogni mese per beni di prima necessità circa 400 euro mese. Peraltro, lo sconto del 15%si cumula alle promozioni regolarmente attuate dagli esercizi commerciali. Faccio un esempio, se un prodotto già scontato del 30%, se si acquista con la card, si aggiunge l’ulteriore sconto del 15%. I fondi della card si possono spendere ovviamente presso tutti gli esercizi commerciali che vendono generi alimentari, compresi i piccoli esercenti convenzionati”.

La social Card, Notizie.com

Si passa poi a cosa è possibile acquistare con la carta: “Si possono acquistare solo generi alimentari di prima necessità, dalla panetteria al pescato fresco; dalla carne al riso, orzo, farine di cereali, legumi; dalla frutta all’acqua minerale; dalla pasta alla verdura, dall’olio d’oliva ai pomodori, agli alimenti per bambini e per la prima infanzia (incluso il latte di formula), per fare alcuni esempi. Peraltro, frutta e verdura sono stati i settori maggiormente colpiti dai rincari. Non sono ammessi acquisti di farmaci, ne tanto meno alcolici. Anche qui rivendico una scelta politica precisa: andiamo a sostenere quelle famiglie, purtroppo sempre più numerose, che con I’inflazione alimentare più alta da quasi 40 anni fanno fatica a mangiare. E in molti casi ricorrono alle mense per i poveri o ai pacchi alimentari. Ricordo solo un dato, tra i tanti: negli ultimi tre anni il numero delle persone che hanno chiesto aiuto per mangiare salito di un milione di unità, il 64%è al Sud, il 22%è al Nord, e il resto nelle aree del Centro Italia”.

La scelta
Spesa al supermercato – (Ansa Notizie.com)

Dati che sono stati sicuramente peggiorati dal caro carrello, dato che “Istat ha calcolato che il caro prezzi taglia del 4,7% la quantità di prodotti alimentari acquistati dagli italiani che sono stati costretti a spendere quasi 4 miliardi di euro in più per mangiare a causa dei rincari determinati dall’inflazione. Per questo, accanto alla carta, voglio ricordare l’iniziativa che abbiamo avviato insieme alle associazioni del terzo settore, Croce rossa, Banco alimentare, Caritas e molte altre, per fare banco alimentare, oltre 11,700 punti, con un finanziamento di 110 milioni di euro, per aiutare ulteriormente le famiglie ancora più in difficoltà”. Infine, Lollobrigida ricorda che per attivare la carta sarà necessario effettuare un primo pagamento con essa entro il 15 Settembre, pena la decadenza del contributo.

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