Continuano a far discutere le scelte di un Paese. Non solo il Corano, sono state bruciate anche Bibbia e Torah. Scoppia la polemica.
La Svezia continua ad essere sempre al centro di una polemica. Secondo quanto riferito da Il Fatto Quotidiano, nella giornata odierna sono state bruciate anche Bibbia e Torah. Annuncio che ha provocato polemiche e condanne.
Il rabbino capo israeliano ha scritto al premier svedese di fare un passo indietro su questo tema, ma da parte del primo ministro la risposta è stata negativa. La Svezia prosegue nella sua intenzione di bruciare tutti i testi sacri e siamo certi che in futuro le polemiche continueranno senza sosta.
Dura la reazione da parte di Israele. Il capo di Stato Herzog in una intervista al Times of Israel ha parlato di “un atto di puro odio. Condanno totalmente la decisione di autorizzare la Svezia di bruciare libri sacri. Come presidente dello stato di Israele, condanno il rogo del Corano, sacro ai musulmani di tutto il mondo, e ora sono molto triste per il fatto che lo stesso destino è toccato ad una Bibbia ebraica, l’eterno libro del nostro popolo”.
Sulla vicenda è intervenuto anche il premier Netanyahu. Il primo ministro sui social ha parlato di una “decisione vergognosa“. Parole che sembrano confermare dei rapporti non semplice tra Israele e Svezia.
Questa decisione di Stoccolma sta portando a rapporti tesi tra Israele e Svezia. Il ministro degli interni ha inviato una lettera all’ambasciatore di Stoccolma in terra israeliana ricordando quanto scriveva Heine: “Laddove si bruciano i libri, più in là si bruceranno anche le persone“.
Dura reazione anche dal parlamentare arabo Tibi, che ha condannato gesti simili “nei confronti dei testi sacri di qualsiasi religione. Ma fortunatamente in Svezia religiosi ebrei e musulmani lottano fianco a fianco per impedire il rogo di una Bibbia”.