Alessio D’Amato in esclusiva ai nostri microfoni: “Ecco perché ho lasciato il Partito Democratico e deciso di sposare il progetto di Azione”.
È stato tra i più apprezzati assessori alla Sanità durante la pandemia. Alessio D’Amato, dal Pd però ora è ufficialmente approdato in Azione. Lo strappo era maturato ed era stato annunciato già qualche settimana fa, oggi durante una conferenza stampa in Senato, l’ex assessore accanto al leader di Azione Calenda, chiarisce i perché di questa sua nuova vita politica. Lo abbiamo intervistato in esclusiva a Notizie.com.
Alessio D’Amato, aveva annunciato che sarebbe andato via dal Pd. Oggi è arrivata la comunicazione ufficiale dell’approdo in Azione. Ha detto durante la conferenza stampa che è stata una decisione maturata, ma anche sofferta. Perché ha deciso di strappare con il Partito Democratico di Elly Schlein?
“Perché vedo una subalternità alle politiche dei 5Stelle e credo che questo non sia utile se si vuole costruire una alternativa a questo governo di centrodestra. Ecco perché ho assunto pubblicamente anche una posizione critica. Devo dire che non ho avuto risposte e per questo ho deciso di aderire ad Azione“.
Fatale fu quella partecipazione del Pd alla manifestazione dei 5Stelle. Ma le chiedo se anche lo scivolamento troppo a sinistra di molti è stato frutto di una sua analisi per andare via.
“Io quello che intravedo è una tendenza minoritaria su battaglie importanti che non interessano la gran parte del Paese. Io credo che una forza riformista e progressista si deve caratterizzare per lotte che hanno a che fare contro il caro-vita. Questo sia uno degli elementi fondamentali come il rilancio del sistema sanitario“.
Entra nella segreteria nazionale di Azione. E’ troppo presto per una candidatura alle Europee?
“Sì, non ne ho parlato. Poi si vedrà“.
Intervista a cura di Luigia Luciani