Una nuova svolta sembra profilarsi all’orizzonte del caso Ciro Immobile, il tramviere avrebbe denunciato l’attaccante per lesioni stradali
Erano le 8:00 circa dello scorso 16 aprile quando a Roma in piazza delle Cinque Giornate il suv con a bordo l’attaccante della Lazio e della Nazionale Ciro Immobile si scontrava con un tram del servizio pubblico della Capitale. Di lì in poi tante, tantissime illazioni sul caso dell’incidente e su chi ne fosse il colpevole, fino addirittura a sostenere che il bomber potesse essere ancora ubriaco dalla sera prima durante la quale era stato immortalato nelle stories degli invitati ad una festa di compleanno.
Le illazioni del caso sono terminate poco meno di due mesi dopo quando le autorità hanno dichiarato la chiusura delle indagini, una chiusura che ha portato via con sé anche il clamore mediatico della vicenda. Oggi il caso pare riaprirsi perché come riportato dal Messaggero sembrerebbe che il conducente del mezzo del servizio pubblico abbia denunciato l’attaccante per lesioni stradali, riaprendo così la possibilità che si instauri un procedimento nei confronti del bomber. Quella del tramviere potrebbe essere stata anche solo una contromossa verso la richiesta di risarcimento danni che Ciro ha inoltrato all’Atac, l’azienda che gestisce il trasporto pubblico nella Capitale.
Il caso e la nuova svolta
Il caso risale come detto allo scorso 16 aprile quando verso le 8:00 del mattino il suv con a bordo Immobile e le due figlie si scontra con un tram causandone il deragliamento. In tutto saranno 12 i feriti nella vicenda, di cui 8 passeggeri del mezzo pubblico oltre ai due conducenti e alle figlie dell’attaccante. Il cinquantaseienne alla guida del tram verrà trasportato al Policlinico Umberto I dove gli verrà data una prognosi di 7 giorni. Nel frattempo sin da subito entrambi i conducenti si erano accusati a vicenda di non aver rispettato le regole stradali. Entrambi lamentavano il passaggio con il semaforo rosso dell’altro, e anzi il tramviere aveva anche sostenuto che il suv stesse viaggiando ad alta velocità.
Le indagini svolte dalla polizia giudiziaria non avevano però trovato alcun riscontro neppure nelle testimonianze dei presenti sul luogo dell’incidente. Il tutto sembrava essersi dunque concluso con la constatazione della pericolosità dell’incrocio e di un problema alla segnaletica dei semafori che consentiva il passaggio simultaneo dei tram e delle auto in direzioni opposte. E invece oggi le cose prendono di nuovo una piega diversa, certamente non positiva per l’attaccante che dovrà sprecare energie mentali anche in questa vicenda, fermo restando che se dovesse essere totalmente innocente come si professa allora si tratterà di un problema che verrà presto risolto dai suoi legali.