I numeri in favore di Matteo Salvini crescono e adesso, il vicepresidente del consiglio, deve decidere quanto consenso sottrarre alla sua potente alleata di Fratelli d’Italia, per non rischiare di scatenare una guerra interna alla maggioranza .
A Salvini pare stare piuttosto stretto l’incarico di ministro delle infrastrutture e dei trasporti e, in più occasioni, ci ha tenuto a ribadire le profonde differenze che intercorrono tra Lega e Fratelli d’Italia.
La popolarità e l’ingombrante figura di Giorgia Meloni rischiano senza dubbio di offuscare il numero uno della Lega, che ora, in vista delle elezioni europee del prossimo anno – in cui vigerà il sistema proporzionale – ci tiene a riconquistare una propria identità, esplicitamente dalla carismatica leader di FdI.
Secondo i rilevamenti dei sondaggi sulle intenzioni di voto, la condotta di Salvini sta portando i suoi frutti: difatti i dati pubblicano mostrano una media del 9,4%, che significherebbe un considerevole aumento del consenso, stimato per lo 0,7%. Anche sul fronte della popolarità, Demos comunica un 37%, che sarebbe cresciuto di tre punti percentuali rispetto alle precedenti rilevazioni. Una recente ricerca di Radar SWG, inoltre, mostra come, tra gli elettori della Lega, il 56% ha la sensazione che il partito sia in una fase di evidente miglioramento. Piuttosto trascurabile il 36% dei sostenitori della lega che ritiene che la situazione sia rimasta invariata.
Impressionanti poi, i dati personali del segretario del Carroccio, il quale avrebbe fatto registrare un 64% di elettorato, che ritiene sensibilmente migliorato il suo operato negli ultimi due anni. Una promozione che non si ferma soltanto al movimento leghista, ma si estende a l’elettorato tutto: il 24% crede che Salvini abbia un atteggiamento migliore, il 36% che la Lega abbia perfezionato il proprio operato e un 33% che crede che il partito sia focalizzato su manovra più concrete rispetto al passato. La corsa ad accaparrarsi l’elettorato di FI e del terzo polo prosegue e sarà importante capire, quanto il ministro dei trasporti, deciderà di esporsi, nel tentativo di sottrarre queste masse votanti alla prima presidente del consiglio donna della Repubblica italiana. Il tutto, nel tentativo di non incrinare i delicati rapporti tra le forze al governo.