Dalle misteriose votazioni per i vitalizi alla restaurazione dell’era Berlusconi da parte del governo. Ecco l’intervista di Francesco Silvestri al Fatto Quotidiano.
Francesco Silvestri, capogruppo del Movimento 5 Stelle a Montecitorio, ha affrontato diversi temi dell’attuale situazione politica del paese.
Durante un’intervista al Fatto Quotidiano, Silvestri, aiutato dal consueto approccio esplicitamente antiberlusconiano dei giornalisti del Fatto, ha delineato un quadro profondamente pessimista sula condotta politica del governo di centrodestra.
Si è partiti dalla questione degli stipendi, da sempre un cavallo di battaglia dei parlamentari grillini: “La proposta di Forza Italia va nella direzione di un aumento degli stipendi di tutti i parlamentari. D’altronde in Senato gli stessi che non vogliono il salario minimo hanno ripristinato i vecchi vitalizi. Per questo il Movimento si sta battendo, su più fronti”. Sul voto dei vitalizi, ci è stato qualcosa che è andato storto nell’opposizione, che a causa di un astensione e un voto contro, ha conosciuto un esito in totale contrasto con le dichiarazioni: “Visto che 5Stelle, Lega, Fdi e anche il Pd si dicono contrari, o qualcuno sta mentendo o si tornerà indietro. Noi presenteremo un dog al bilancio del Senato per chiedere di ripristinare la precedente delibera sui vitalizi. E in quella votazione vedremo chi è sincero e chi non lo è”. Il Movimento 5 Stelle, intanto, ha “presentato presentato due ordini del giorno alla Camera, uno contro il ripristino dei vecchi vitalizi e un altro sugli stipendi, per impedire che vengano aumentati come di fatto propone l’odg di Forza italia. Ci aspettiamo che il Pd faccia fronte con noi”.
Intenzioni nobili, come sempre, su questo tema, per il movimento fondato da Grillo, ma alcuni fatti dicono il contrario. Alla camera, infatti, il Pd non ha appoggiato l’aumento delle indennità per i capigruppo, al contrario dei 5 Stelle, che hanno votato a favore. Silvestri spiega: “Il centrodestra voleva dare un’indennità aggiuntiva ai capigruppo aumentando i costi per la Camera e quindi peri cittadini, e aveva i numeri per farlo. II M5S si è battuto per fare in modo che questo fosse a costo zero, riuscendoci. Quel “‘si” serviva a blindare questo risparmio. E ricordo che io ho subito rinunciato all’aumento”.
Ecco poi la sentenza sulla strategia politica del governo di centrodestra, che, secondo Silvestri, starebbe puntando ad una restaurazione dell’epoca berlusconiana: “Assolutamente si, una chiara aria di restaurazione in stile berlusconiano innanzitutto sulla giustizia. Però mi lasci notare che quando Giorgia Meloni corregge il Guardasigilli Nordio sul concorso esterno in associazione mafiosa rincorre se stessa, o meglio le sue scelte sbagliate. Non c’era bisogno di aspettarla all’opera per intuire che Daniela Santanchè non fosse adeguata come ministra. Ma ora Meloni deve fare i conti con le stupidaggini dette dai suoi ministri, come quello alla Cultura Sangiuliano, o di Ignazio LaRussa, che lei ha voluto come seconda carica dello Stato”. Ora, le vicende giudiziarie stanno minando l’indisturbata ascesa delle destre, ma l’opposizione non sembra ancora pronta ad una linea offensiva: “Noi ci aspettiamo che il Pd sia più chiaro sul tema della giustizia, vista l’entità della minaccia. Ci aspettiamo di avere un alleato contro la riforma annunciata da Nordio”.