Il segretario nazionale di Forza Italia ha confermato la sua candidatura alla presidenza del partito al prossimo congresso: “Me lo hanno chiesto i colleghi del partito, sono pronto ad assumermi le mie responsabilità”
Sono state raccolte questa mattina dai nostri microfoni di Notizie.com le parole del Ministro degli Affari Esteri e della cooperazione internazionale Antonio Tajani, in un momento come quello attuale dove i temi della politica del Governo presieduto da Giorgia Meloni si intersecano con quelli interni al partito di FI. Il nuovo segretario nazionale, che traghetterà il partito fino al Congresso (che dovrebbe tenersi nei primi mesi del 2024), parla della sua candidatura.
Di pari passi con le vicende interne di Forza Italia viaggiano anche quelle dell’intero centrodestra alle prese con la riforma della giustizia firmata dal guardasigilli Nordio. Negli ultimi giorni si sono accese polemiche e dibattiti non solo inerenti alla proposta di legge, ma anche riguardo al rapporto tra politica e magistratura. In un clima teso acceso ancor dipiù dai casi Santanchè, Delmastro, La Russa jr., le parole di Tajani confermano la forte volontà di adottare al più presto una riforma che “assicuri la terzietà dei giudici”. La separazione delle carriere è il cavallo di battaglia della riforma Nordio, una riforma che “deve necessariamente velocizzare i tempi della giustizia civile e penale“. Quanto ai contestati interventi di riforma del reato di abuso d’ufficio e di quello di concorso esterno in associazione mafiosa FI “si schiera dalla parte di Nordio sulla base di una valutazione di priorità politica“.
Un’altra questione calda è quella che riguarda in prima fila Forza Italia e nasce dalla recente polemica di Marina Berlusconi contro la magistratura rea di condurre un vero e proprio accanimento contro il padre anche dopo la sua morte, una morte che avrebbe dovuto estinguere ogni forma di indagine e di procedimento. “Non posso che trovarmi d’accordo con le parole di Marina“, commenta Tajani che ha voluto anche stigmatizzare quelle illazioni che fanno di FI un partito a stretto contatto con la criminalità. “Già con il nostro presidente era evidente l’impegno di Forza Italia nella ferma lotta contro la criminalità. Oggi posso dire che il partito proseguirà nella sua linea di forte contrasto. Voglio anche esprimere la nostra vicinanza a tutte le forze dell’ordine ed in particolare a chi si occupa del contrasto ai criminali“.
Quanto al suo ruolo all’interno del partito infine, partito di cui è al momento segretario nazionale, Tajani ha ribadito la sua disponibilità a correre alla presidenza in occasione del prossimo congresso che spera “si possa tenere nelle prime settimane del 2024, prima delle elezioni Europee“. Anche se mancano ancora tanti mesi l’impegno di Tajani è un atto di responsabilità nei confronti di tutti quei colleghi di partito che all’unanimità gli hanno chiesto di assumerne le redini. “Sono pronto ad assumermi le mie responsabilità se così deciderà il congresso“, chiosa Tajani. Quanto al partito poi assicura: “Non permetterò che le correnti distruggano Forza Italia ma assicurerò che si possa creare un vivo e costruttivo dibattito al suo interno“.