Per la prima volta da quando i media argentini hanno scoperto la presunta malattia, la moglie di Mauro Icardi prende la parola e spiega
Da quando è venuto fuori che Wanda Nara potrebbe essere malata di leucemia, in tanti si sono preoccupati. Lei è rimasta in silenzio, non ha voluto dire e aggiungere nulla rispetto a quello che era uscito sui media argentini. Ma adesso è uscita allo scoperto, ha preso la parola ed è tornata sui social network suoi personali per fare chiarezza sulle sue condizioni di salute. La moglie e procuratrice di Mauro Icardi nonché showgirl della televisione argentina non ha confermato apertamente di avere la leucemia ma allo stesso tempo non ha nascosto di avere dei problemi. E così, la conduttrice di MasterChef Argentina si è sfogata non nascondendo un po’ di malumore e fastidio per quello che è uscito sui giornali: “Eccomi dopo alcuni giorni di cui avevo bisogno per me stessa voglio raccontarvi quello che è successo”.
La moglie del giocatore Mauro Icardi ha scritto un lungo post dove spiega per filo e per segno quello che sta passando in questi ultimi giorni: “Mercoledì ho deciso da sola di fare un’analisi di routine, come faccio di solito ogni volta che viaggio o una volta all’anno. Alcuni valori sono usciti negativi e ho preso la decisione di farmi ricoverare per integrare con altri controlli che sono andati bene. Giovedì, sempre da sola, ho lasciato quella clinica per fare ulteriori studi in un luogo specializzato. L’ho fatto cercando di avere maggiori informazioni”.
Wanda Nara e la sua verità sulla presunta leucemia
Lady Icardi non si tiene nulla e racconta con grande semplicità quello che le sta succedendo da alcune settimane e lo fa in modo naturale, anche cercando di preservare e proteggere i suoi figli: “Come tutte le mamme, ho cercato di nascondere le mie paure e le mie ansie ai miei figli. Soprattutto perché non avevo ancora una diagnosi accurata. Purtroppo venerdì hanno avuto conferma da un giornalista di una diagnosi che io stessa non avevo”.
Wanda cerca di non andare in profondità al problema e di non raccontare alcune cose anche perché vuole essere lei a spiegare alla sua famiglia quello che le sta succedendo: “La medicina non è esatta e in quel momento non erano passate nemmeno 24 ore dalle mie prime analisi. I miei figli hanno sempre scoperto tutto da me, ho sempre parlato e anche questa volta non avrei fatto eccezione. Ma avrei scelto di farlo con più risultati alla mano e con i miei tempi. Sono già a casa, in attesa di ulteriori esami e seguendo le indicazioni dei professionisti che mi accompagnano. Lo terrò privato, soprattutto per proteggere i miei figli”.