Borsellino, l’ex magistrato Grasso: “Ricordo la frase che mi disse il giorno della morte di Falcone: una parte della mia vita è andata via”

Pietro Grasso, presidente del Senato dal 2013 al 2018 e un passato da grande magistrato. Oggi in occasione delle strage di via D’Amelio, ricorda Paolo Borsellino: “Mi vengono in mente le sue parole il giorno della morte di Giovanni Falconi. Mi disse, una parte della mia vita è andata via”

“Quella domenica di luglio, Paolo Borsellino si alzò alle cinque del mattino. Approfittò di quel momento di calma per scrivere una lettera di risposta a un liceo di Padova.

Borsellino, il ricordo di Pietro Grasso
Borsellino, il ricordo di Pietro Grasso, foto Ansa

Per capire chi era Paolo, quale fosse il dolore che provava in quei giorni, la determinazione che lo spingeva a lavorare senza sosta e perché avesse deciso di dedicare alcune ore del suo tempo, così prezioso quell’estate, ai ragazzi di una scuola lontana, dobbiamo fare alcuni passi indietro, e raccontare questa storia dall’inizio. È la storia di un uomo, di un gruppo di amici e colleghi, di una stagione fatta di grandi successi e brucianti sconfitte. È anche una parte della mia storia personale, perché io ho conosciuto e ho lavorato con tutte le persone di cui vado a raccontarvi, ma è soprattutto un pezzo importante della storia del nostro Paese.” L’ultima mattina della sua vita Paolo Borsellino scrive agli studenti di una scuola che non aveva mai incontrato per rispondere a nove domande sul suo lavoro e sulla mafia. Dopo quasi trent’anni, Pietro Grasso ne parla in un libro che si intitola Paolo Borsellino parla ai ragazzi.

Borsellino, l’ex magistrato Grasso: “Ricordo la frase che mi disse il giorno della morte di Falcone: una parte della mia vita è andata via”

Paolo Borsellino e Giovanni Falcone
Falcone e Borsellino, Notizie.com

Oggi, l’ex magistrato e amico di Falcone e Borsellino, intercettato dai giornalisti ha voluto ricordare un momento in particolare, proprio oggi che in tutta Italia e a Palermo in modo particolare si ricorda la strage di Via D’Amelio avvenuta 31 anni fa. “Mi viene in mente quel momento particolare in cui Paolo Borsellino uscendo dal pronto soccorso dell’Ospedale Civico mi dette la notizia che per il nostro amico Giovanni Falcone non c’era più niente da fare dopo la strage di Capaci. Ricordo ancora la frase che mi disse, abbracciandomi e non sapendo che 57 giorni dopo sarebbe toccato anche a lui. Mi disse…Una parte della mia vita, una parte della nostra vita è andata via. Ecco questo è i ricordo che oggi mi torna frequentemente in mente”.

Strage di Via D’Amelio, Grasso: “spero che questa riforma non coincida co questo anniversario, perchè questo sì che è un ossimoro”

Ma l’Italia del 2023 cosa può attingere da quella esperienza? Ecco cosa risponde Pietro Grasso: “Può attingere intanto un modello, può attingere un simbolo, ad un etica a cui non ci può essere il puzzo del compromesso ma il profumo della libertà. Questo è il grande messaggio che questi nostri colleghi e amici hanno lasciato. C’è soprattutto un richiamo all’etica, che è la cosa più importante per poter affrontare il bene dei cittadini e non avere privilegi di casta come quelli che vengono attribuiti alla magistratura, ma  poteri che possano far si che la gente abbia quel benessere e quella risoluzione dei problemi che li riguarda direttamente”. Inevitabilmente la storia, il sacrificio umano per Grasso, si sovrappongono alla stretta attualità col dibattito interno alla politica sulla riforma della Giustizia e al concorso esterno. E l’ex presidente del Senato non si sottrae alle domande dei giornalisti che vanno in questa direzione. “Spero di no…spero che questa riforma non coincida co questo anniversario, perchè questo sì che è un ossimoro”

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