Arrivano aggiornamenti rassicuranti sulle condizioni di Nicolò Zaniolo, che ha subito un infortunio più impressionante visivamente, che realmente grave.
Nelle ultime ore è circolato un video piuttosto impressionante dell’infortunio di Zaniolo in un’amichevole contro lo Sturm Graz. Nel video è possibile osservare il talento italiano superare un avversario, cadere a terra, per poi mostrare all’arbitro, compagni e avversari, il mignolo della mano sinistra completamente piegato di lato.
Urla di paura escono dalla bocca dell’esterno mancino, che vedendosi una parte del corpo in una posizione piuttosto innaturale, si è giustamente preso uno spavento. Tuttavia, parlando con l’entourage del calciatore classe ’99, abbiamo appreso che l’incidente è stato più spaventoso di quello che poi ha significato da un punto di vista fisico.
Difatti, “Nicolò sta bene” afferma l’entourage. “Si è fatto male al dito, ma non è nulla di che. Sta bene”. Il timore per un infortunio grave, è scemato dopo poche ore, dato che “già ieri Nicolò era sereno, rideva come un matto”. Dunque, la lussazione del dito mignolo della mano sinistra non dovrebbe creare problemi alla stagione del talento ex Roma, che ora può tornare a concentrarsi sul programma pre stagionale della squadra turca. Una pericolo scampato, anche perché Zaniolo sta dimostrando di essere particolarmente in forma e pronto a fare bene in una stagione, che potrebbe significare tanto per il suo futuro.
Nella partita precedente a quella contro lo Sturm Graz, Nicolò aveva segnato una doppietta ai danni dello Csavskar, in un’altra amichevole pre campionato. Segnali positivi, che, per fortuna, non dovrebbero essere minati da un infortunio, tanto spaventoso, quanto, di fatto, innocuo. Ricordiamo che il futuro di Zaniolo è ancora incerto, poiché, soprattutto dall’Italia, dove Nicolò sembra voler tornare, parrebbe essere giunta più di un’offerta. Per ora, il club più chiacchierato, dopo il dietrofront di Milan e Fiorentina, è la Juventus di Max Allegri. Anche in questo caso, tuttavia, sarebbe necessaria la partenza di Federico Chiesa, per generare i presupposti di un approdo di Zaniolo a Vinovo.