Tra il 2019 e il 2021, gli incidenti su tutto il territorio capitolino sono stati 77.483 di cui 28.499 con almeno un ferito o un morto. Lo dice un’ Analisi spazio-temporale degli incidenti stradali di Roma. Quali sono le zone considerate più a rischio in città? Lo dice a Notizie.com, Antonello Maruotti professore ordinario di Statistica all’Università LUMSA
Scooter e scooteristi a terra, macchine tamponate, scontri frontali. Feriti e soprattutto vittime.
Delle strade di Roma. Oggi un’Analisi spazio-temporale degli incidenti stradali nella Capitale, ci rivela numeri, statistiche e luoghi tra i più pericolosi. Si tratta di una ricerca coordinata da Antonello Maruotti (professore ordinario di Statistica all’Università LUMSA), realizzata da Pierfrancesco Alaimo Di Loro (ricercatore Università LUMSA) e Marco Mingione (ricercatore Università degli Studi Roma Tre), con la quale sono state monitorate e analizzate con metodologie statistiche innovative le informazioni degli incidenti stradali verificatisi a Roma nel triennio 2019-2021, raccolte dalla Polizia Locale di Roma Capitale e pubblicate sul portale open data dell’ente capitolino.
Partendo dall’analisi dei dati riferiti all’intero territorio di Roma Capitale, sono stati calcolati vari indicatori di sintesi delle principali variabili relative alla sicurezza stradale (numero incidenti, morti, feriti, i tassi di lesività, mortalità e gravità) stratificate per mese, giorno della settimana e orario, in ciascun municipio. Successivamente, con l’obiettivo di quantificare il rischio e le zone interessate dallo stesso, ci si è concentrati solo sulle strade all’interno del G.R.A. per individuare le aree di maggior pericolo (hot-spots o black points) attraverso l’utilizzo di modelli spazio-temporali.
Tra il 2019 e il 2021, gli incidenti su tutto il territorio capitolino sono stati 77.483 di cui 28.499 con almeno un ferito o un morto (rispettivamente 35.748 e 311), per una media annua di 25.828 sinistri di cui 9.500 con almeno un ferito o un morto (rispettivamente 11.916 e 104). Il rischio più elevato si presenta nelle ore centrali della giornata (7.00-19.00), con picchi stimati dalle 8.00 alle 10.00 e dalle 15.30 alle 17.30. Gennaio e novembre sono i mesi in cui si verificano più incidenti mentre per ciò che concerne i giorni della settimana c’è un’uniformità del rischio dal lunedì al venerdì, con un leggero picco il giovedì e il venerdì.
Il Municipio I è quello che ha riportato i valori più elevati nel triennio considerato, con 10.054 sinistri (13% del totale) che corrispondono ad una media di 9,17 incidenti stradali al giorno. Il Municipio IV è quello che in termini di mortalità ha evidenziato il dato peggiore: 35 in tre anni, così suddivisi 13 nel 2019, 11 nel 2020 e nel 2021. Il Municipio VI ha registrato il tasso più alto di lesività con 3.628 feriti su 6.170 incidenti nel triennio. Sul territorio di Roma insomma, si riscontrano moltissimi punti a grande intensità di incidenti, spesso in prossimità di incroci con strade ad alto scorrimento o incroci a raso. La ricerca ha permesso di ricostruire una sorta di Top-10, evidentemente non esaustiva, di quelli in cui si verificano più sinistri: