La principale applicazione di messaggistica non funziona da diversi minuti. Panico tra gli utenti di tutto il mondo. Ecco dove stanno migrando tutti
Da diversi minuti a questa parte è scattato il panico tra gli utenti di tutto il mondo. WhatsApp, la famosa app di messaggistica, ha infatti smesso di funzionare, lasciando in grossa difficoltà tutti. Social, chat Telegram e Skype sono stati presi d’assalto da milioni di utenti, che si stanno chiedendo cosa stia succedendo.
Il problema, stando alle segnalazioni che arrivano da ogni parte del mondo, è globale. Su Twitter è stato già lanciato l’hasthag Whatsappdown, con milioni di messaggi di richiesta di informazioni. Secondo uno studio effettuato da Downdetector, intorno alle ore 22.00 si è registrato il malfunzionamento. Ancora sconosciute le cause, nè il momento esatto in cui tutto tornerà come prima. WaBetaInfo, uno dei contatti sempre informato sulle novità relative all’applicazione, ha scritto su Twitter: “WhatsApp sta riscontrando gravi interruzioni di servizio. Vi terrò aggiornati sulla situazioni e su ogni sviluppo” fino al “momento in cui il servizio sarà pienamente ristabilito”.
I problemi relativi a WhatsApp, che è stato incorporato nel gruppo Meta, con Facebook e Instagram, sono stati riscontrati anche nella versione web. Collegando il proprio account al pc, non si riesce a navigare ugualmente. Molti, in questi minuti, stanno attingendo a sistemi alternativi: su tutti Telegram, che non ha mai smesso di funzionare. “Quando tornerà tutto come prima?”, si chiedono in molti sui social. Al momento la risposta si fa attendere.
La nota di WhatsApp su Twitter
Stiamo lavorando rapidamente per risolvere i problemi di connettività con WhatsApp”, ha scritto la società su Twitter, annunciando poco dopo che il servizio era stato ripristinato. Migliaia di utenti in tutto il mondo avevano segnalato malfunzionamenti intorno alle 22:30 italiane, rileva anche il sito Downdetector, che monitora i problemi sui siti web e i principali social network in tempo reale. In appena mezz’ora, solo attraverso quella pagina sono stati segnalati quasi 40.000 disservizi.