Sono stati arrestati due persone per aver offerto dei file riservati riguardanti Matteo Messina Denaro a Fabrizio Corona. L’ex fotografo è indagato.
Il giorno dopo la condanna all’ergastolo anche in secondo grado per le stragi del ’92, arrivano altre novità molto importanti sulla questione Matteo Messina Denaro. Due persone sono state arrestate per aver offerto dei file riservati riguardanti l’ex boss siciliano a Fabrizio Corona.
Stando a quanto riportato dall’Ansa, si tratta di un carabiniere e di un politico. Il militare è accusato di accesso abusivo al sistema informatico e violazione del segreto d’ufficio. Il secondo di ricettazione. Da precisare che anche Fabrizio Corona risulta essere indagato per la stessa accusa del consigliere comunale.
L’inchiesta è partita dalle intercettazioni a carico di Fabrizio Corona. In particolare, come riportato dall’Ansa, il fotografo è venuto in possesso di alcune conversazioni tra il boss e alcune pazienti subito dopo l’arresto di Messina Denaro e proprio questo ha spinto gli inquirenti a mettere sotto controllo il telefono dell’ex fotografo.
Intercettazioni che hanno portato alla luce una conversazione in cui Corona parlava di “uno scoop pazzesco” in possesso di un consigliere comunale grazie all’aiuto di alcuni carabinieri che avevano perquisito i covi del capomafia. Nei giorni successivi l’ex fotografo ha continuare a manifestare la propria intenzione di vendere questo materiale.
Il 25 maggio i due si sono incontrati insieme ad un giornalista, che con uno stratagemma è riuscito a fare la copia dei file offerti dal politico. Alla fine, però, è andato a consegnare tutto alla polizia e da qui è partita l’inchiesta che ha portato all’arresto dei due e all’iscrizione sul registro degli indagati dell’ex fotografo.
Sono 716 i file riservati che il carabiniere ha dato al giornalista per venderli a Fabrizio Corona e ad alcuni giornali. Si tratta, come detto prima, di chat tra Messina Denaro e alcune pazienti della clinica dove era in cura. Conversazioni che gli inquirenti hanno scoperto durante la perquisizione dei covi dell’ex boss.
Sui contenuti di queste chat resta il massimo riserbo e nelle prossime ore si cercherà di capire se anche altre persone sono coinvolte in questa vicenda oppure no.