Donna rapita e stuprata per 48 ore nel viterbese, in corso le indagini

Una donna è stata rapita e stuprata per quasi due giorni nel viterbese. Riuscita a fuggire, è giunta all’ospedale sotto choc

È stata un’esperienza di terrore durata due giorni per una giovane donna, la quale ha riferito agli investigatori di essere stata rapita e successivamente soggiogata da due uomini, in una casa nel centro storico di Viterbo, dove è stata oggetto di abusi per quasi 48 ore.

Ospedale Belcolle, Notizie.com

Dopo la sua fuga dalla casa dell’orrore, la ragazza è giunta al pronto soccorso dell’ospedale Belcolle, ancora sotto shock, con gli abiti lacerati. Lì, ha raccontato agli operatori sanitari la sua angosciante storia, costellata di orrori e continui stupri.

Una storia inquietante

La vittima, una donna di circa 30 anni di origini sudamericane, ha rivelato in seguito di essere stata ripetutamente picchiata e violentata a turno da questi due individui, che l’avrebbero tenuta prigioniera in un appartamento del centro storico. Secondo il suo racconto, la giovane sarebbe giunta in città in treno, con l’intenzione di essere ospitata da un’amica, quando i suoi presunti aggressori l’hanno avvicinata, appena fuori dalla stazione. Dopo averla convinta a seguirli in una zona isolata, l’hanno costretta a salire su un’auto. La donna è stata quindi portata in un appartamento nel centro, dove si sarebbe verificato l’atroce assalto.

Centro storico viterbo, Notizie.com

Infine, stando sempre alla sua versione dei fatti, la ragazza avrebbe trovato un’occasione per la fuga durante l’assenza dei suoi aggressori, riuscendo così a fuggire e chiedere aiuto a dei passanti in strada. Da lì, il trasporto in ospedale. Ora, le forze dell’ordine stanno investigando a fondo questa delicata vicenda, sotto la guida dei carabinieri del comando provinciale di Viterbo. Gli inquirenti stanno concentrando la loro attenzione su alcuni aspetti oscuri del racconto della donna, allo scopo di far luce su questi due giorni di inferno e rintracciare gli autori, per consegnarli alla giustizia.

Gestione cookie