Non accenna a placarsi la polemica tra maggioranza di governo e opposizioni sul tema salario minimo. E’ di oggi il botta e risposta a distanza tra il ministro per la protezione Civile e le Politiche del mare Musumeci e la segretaria dem, insieme a buona parte del Pd, Elly Schlein
“Io credo che la risposta sia il lavoro. Basta con questo assistenzialismo”. Così, sul l salario minimo, il ministro della Protezione civile, Nello Musumeci, a margine del convegno “Parlate di mafia” di FdI, da Palermo.
“La destra e il centrodestra si contraddistinguono anche per un altro tipo di capacità propositiva”, ha sottolineato in maniera chiara e diretta il ministro rispondendo ai cronisti che gli chiedevano di commentare la posizione della segretaria Pd Elly Schlein secondo la quale il salario minimo “e’ anche una risposta alla mafia”. Insomma anche a distanza la polemica sulla proposta di un salario, con una quota sotto la quale non scendere, condivisa in un documento unitario da tutte le opposizioni fatta eccezione per Italia Viva, continua a dominare il dibattito politico. E a polarizzarlo.
Non si è fatta attendere infatti la replica alle parole del ministro Musumeci da parte della stessa Schlein: “Non so che in Paese viva Musumeci, nel nostro ci sono oltre 3.5 milioni di lavoratori e lavoratrici poveri. Sono passati da ‘Prima gli italiani’ a ‘Prima gli sfruttatori”. Eccole le parole della segretaria Pd a margine della conferenza stampa al Nazareno per presentare la Fondazione Nazionale Pd. “Rileggessero l’art.36 della Costituzione perché non si può tenere nella stessa frase lavoro e povero. Evidentemente questo fa la destra – ha proseguito Schlein – pensa che il lavoro sia un favore e invece noi pensiamo che sia un diritto. Continueremo a batterci nella nostra proposta unitaria con le altre opposizioni sul salario minimo. Quando la destra fa queste dichiarazioni dimostra di essere in difficoltà e arrampicarsi sui vetri senza avere argomenti”.
E come da copione le dichiarazioni di Musumeci da Palermo, hanno innescato una serie di note ed esternazioni tutte interne al Pd, tese a rafforzare la posizione della attuale leader del partito. “Il ministro Musumeci dice che il salario minimo è una forma di assistenzialismo. Un commento stupefacente degno di un passante al bar, non di un uomo di governo. Non sa di cosa parla, tant’è che non ne vogliono parlare nemmeno in Parlamento. Per noi il lavoro va pagato in maniera dignitosa. Loro la chiamano assistenza, per noi invece è un diritto sancito dalla Costituzione. Quella su cui ha giurato Musumeci, forse non capendo nemmeno costa stava leggendo”. Così il capogruppo del Pd in commissione Lavoro alla Camera, Arturo Scotto. “Due italiani su tre sono a favore del salario minimo. Semplicemente perche’ non si puo’ accettare che il lavoro sia sfruttato e sottopagato come troppe volte accade. E invece dal governo solo parole sprezzanti, con il ministro Musumeci che parla di assistenzialismo. Una vergogna che gli italiani non si meritano. Smettano di offendere milioni di lavoratori e lavoratrici e vengano in Parlamento a dare risposte se ne sono capaci”. Queste invece le parole di Chiara Braga, capogruppo Pd alla Camera.