Patrick Zaki con un post pubblicato sui social ha voluto ringraziare il governo italiano per il lavoro fatto in questi mesi. E svela quando rientrerà a Bologna.
Patrick Zaki è libero, ma non ancora in Italia. Il ricercatore egiziano, infatti, è stato scarcerato nel pomeriggio di ieri anche se il rientro nel nostro Paese non è avvenuto. A confermarlo è lo stesso giovane in un lungo post sui social: “Sono stato all’ambasciata italiana per chiedere il visto. Dovrei essere a Bologna nella giornata di sabato“.
Questo messaggio è stato l’occasione anche per ringraziare tutte “le organizzazioni della società civile, i partiti, le forze politiche e i personaggi pubblici che hanno chiesto il mio rilascio e quello di tutte le persone in carcere per aver espresso la propria opinione. Ringrazio anche il governo e il Parlamento italiano, la presidente del Consiglio, il ministro degli Esteri che mi hanno sostenuto durante il periodo di reclusione e il processo solo per essermi laureato in un’università italiana, pur non essendo un cittadino italiano“.
Zaki in questo messaggio si è augurato che “il calvario dei prigionieri egiziani finisca al più presto e questo sia solo l’inizio di una svolta. Sono molto emozionato di tornare a Bologna per la prima volta dopo 4 anni in una breve visita per qualche giorno per incontrare colleghi, professore e amici“.
“Soprattutto mi piacerebbe trascorrere qualche giorno di vacanza con la mia adorabile fidanzata prima di tornare in Egitto per finire la nostra casa e i preparativi per il matrimonio il prossimo settembre“, ha detto ancora l’attivista egiziano.
L’arrivo di Zaki a Bologna è previsto nella giornata di sabato mattina. Qualche giorno di riposo per il ricercatore egiziano prima di ritornare in patria per terminare tutti i preparativi del matrimonio in programma nelle prossime settimane. Un ritorno in Italia che consentirà al giovane di salutare e ringraziare tutte le persone che lo hanno sostenuto in un periodo che per lui non è stato assolutamente facile.