Il volto, o meglio la voce, di Monica Poli è diventata virale su TikTok all’urlo “Attenzione borseggiatrici”. Abbiamo avuto il piacere di intervistarla per capire qualcosa in più di questa iniziativa.
Da anni la donna fa parte del Comitato “Cittadini non Distratti”, Consigliera alla Municipalità a Venezia sta portando avanti da tempo una vera e propria lotta contro il mondo delle borseggiatrici.
Monica ci ha raccontato la missione che sta portando avanti da tempo e che ha preso visibilità grazie ai social network. L’obiettivo però non è quello di fare ironia, ma di rimediare a una situazione che rischia di degenerare nel prossimo futuro ancora più di quello che è già oggi.
Monica Poli a Notizie.com: “Bisogna fare qualcosa”
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La sua forma di protesta sui social è diventata virale, sicuramente quanto accaduto fa emergere una situazione delicata nella nostra società…
“Faccio parte di questo Comitato che si chiama “Cittadini non Distratti” da trent’anni. Facciamo azione di disturbo da trent’anni verso i borseggiatori. Oggi sono dieci anni che è iniziato dai paesi dell’est ad arrivare questa piaga. Siamo un gruppo che segnala alle forze dell’ordine quanto accade. Avevamo messo su Facebook le foto di queste ragazze per avvisare le persone. Non ci sono solo ragazze però, ma anche gruppi di uomini rom. Venezia è una delle città con più turisti del paese e volevamo lanciare un messaggio. Il tema borseggiatori è stato sempre trattato in maniera troppo soft secondo me, facendo questo mi è venuta l’idea di lanciare TikTok e Instagram, iniziando a fare dei video e alcuni sono diventati virali. A livello europeo tutti i comitati di sicurezza sono venuti fuori, perché il problema è un po’ ovunque. Si tratta di un’organizzazione criminale molto grande dietro a questo. Siamo contenti perché abbiamo fatto emergere un problema con un giro d’affari da milioni”.
Cosa consiglia ai turisti che si trovano a correre questo rischio?
“Noi ai turisti consigliamo per prima cosa di tenere soldi e documenti e carte di credito separate, inoltre di tenere bene la borsa. Anche se si ha davanti è facile che possa avvenire un furto, da noi per esempio sui vaporetti ci mettono un attimo. Bisogna avere un occhio di riguardo, sono davvero velocissimi”.
Le istituzioni cosa dovrebbero fare?
“C’è una cosa da dire, dal primo febbraio è entrata in vigore la Riforma Cartabia, ma facciamo un passo indietro. Le sentenze date da parte dei magistrati con furti colti in flagranza sono state molto soft, bisognava usare il pugno duro un po’ prima. Molte di loro venivano prese più volte nello stesso mese, ma perché incinta o dovevano allattare venivano rilasciate. C’è una cosa gravissima, i minorenni di 11, 12 e 13 anni che sono mandati a rubare. A parte la Lega non ne parla nessuno, il resto è completamente vittimo del mutismo. Tornando alla Riforma Cartabia è stato un grosso errore la depenalizzazione dei reati perché sì c’è la storia dei borseggi, ma tutti quei microreati, la microcriminalità, non sono più puniti. Stiamo lanciando appelli anche perché la Presidente del Consiglio, Fratelli d’Italia, questa riforma non l’ha votata. Il Ministro Nordio è il Ministro della Giustizia e si dovrebbe porre una domanda. È un po’ complicata la Riforma, ma bisogna correre ai ripari, assolutamente. Queste borseggiatrici ce l’hanno detto in faccia, sono tante e stanno arrivando a centinaia. Il rischio è che la situazione peggiori ancora”.