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Natalizia (Geopolitica.info): “I droni su Mosca ci dicono due cose”

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Francesco Spagnolo

Gabriele Natalizia in esclusiva ai nostri microfoni: “Il problema più grande è che in questo momento non c’è un accordo tra Ue e Kiev sugli obiettivi da raggiungere”.

E’ stata una nuova giornata cruciale per quanto riguarda il conflitto tra Russia e Ucraina. Nella notte, infatti, Kiev ha attaccato con i droni Mosca e la reazione del Cremlino non si è fatta attendere. Dalla capitale russa si è parlato subito di un atto terroristico e la tensione è ritornata alla stelle. La nostra redazione ha contattato in esclusiva Gabriele Natalizia, professore di Relazioni internazionali all’Università Sapienza di Roma e coordinatore del Centro Studi Geopolitica.info, per capire meglio cosa potrà succedere nei prossimi giorni.

Gabriele Natalizia in esclusiva ai nostri microfoni – Notizie.com

Gabriele Natalizia, cosa ci dicono i droni su Mosca?

Ci dicono due cose: la prima è che Mosca è penetrabile. La seconda è che gli ucraini non sono affidabili del tutto. Più volte a Kiev è stato detto di utilizzare le armi solo in difesa e non per colpire Mosca. Quando succede il contrario naturalmente la leadership dell’Ucraina si offusca e questo è uno degli elementi che potrebbe spingere gli Stati Uniti e l’Unione Europea a concludere il prima possibile il conflitto e aprire un tavolo di negoziato“.

Natalizia: “La controffensiva ucraina sta dando risultati inferiori rispetto a quelli aspettati”

La controffensiva non sta dando i risultati sperati – Notizie.com – © Ansa

Quanto successo in queste ultime ore potrebbe portare l’Occidente a fornire meno armi all’Ucraina?

Certamente sì. Il problema, però, non è tanto come si usano le armi, ma il fatto che tra Ucraina e Occidente non c’è accordo su quale obiettivo raggiungere. Kiev ha una posizione massimalista e vuole recuperare tutti i territori prima del referendum in Crimea. Una linea che non mette d’accordo quasi nessuno nella Nato. Polonia e Ungheria, per esempio, chiedono la caduta di Putin. Una ipotesi che non convince gli Stati Uniti visto che da parte di Washington non c’è intenzione di cambiare regime perché le conseguenze possono essere imprevedibili“.

Come prosegue la controffensiva dell’Ucraina?

Da una parte abbiamo l’Ucraina che parla di risultati importanti, dall’altra fonti russe di obiettivi limitati. Probabilmente la verità è nel mezzo. Sicuramente possiamo dire che è di una portata inferiore di quello che ci si aspettava e la conferma arriva dall’attacco russo a Odessa“.

Lukashenko ha parlato di una Wagner pronta ad attaccare la Polonia. Cosa c’è di vero?

Diciamo che in questo momento Lukashenko brandisce l’arma Wagner sia per permettere ai mercenari di addestrare le truppe bielorusse che per raffreddare gli animi della Nato nei confronti della Polonia. Diciamo che al momento le sue sono dichiarazioni per mettere paura, ma la Wagner non è facilmente controllabile“.

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Francesco Spagnolo