Per gli esami al cervello si dovrà attendere settembre. In Campidoglio sarà allestita la camera ardente, i funerali nella chiesa degli Artisti a piazza del Popolo
Esami e autopsia effettuata. Il tumore al polmone sarebbe una delle cause, se non la causa principale dell’arresto cardiocircolatorio che ha purtroppo tolto la vita al giornalista Andrea Purgatori. A stabilirlo, secondo quanto si apprende, e con le dovute riserve per via degli esami che ancora si devono completare del tutto, vista la situazione delicata e l’indagine in corso, sono stati i consulenti della procura di Roma.
Nel pomeriggio di mercoledì 26 luglio, i medici hanno eseguito l’autopsia sul corpo di Andrea Purgatori. Tra questi erano presenti tre medici, due in rappresentanza della difesa, uno della parte civile. In totale erano sei medici, tra cui ce ne erano medici legali, anatomopatologi e radiologi.
Una morte improvvisa e non certo programmata. Almeno questo è quello che sostengono i famigliari che ci hanno voluto vedere chiaro, considerato il calvario che ha subìto Purgatori dal 24 aprile, ovvero da quando gli era stato diagnosticato un tumore ai polmoni con metastasi al cervello. Mai nessuno di loro poteva immaginare che il giornalista potesse scomparire in così breve tempo.
Anche per questo hanno denunciato i medici e fatto aprire un fascicolo alla Procura di Roma che ha disposto l’autopsia. Sulla quale però c’è ancora il massimo riserbo nonostante sia venuto fuori il tumore ai polmoni che era stato quello diagnosticato. Per quanto riguarda l’esame al cervello, anche per stabilire se le metastasi ci fossero o meno, bisognerà aspettare la prima settimana di settembre. I funerali ci saranno venerdì 28 luglio alla Chiesa degli Artisti a Piazza del Popolo, mentre oggi in Campidoglio sarà allestita la camera ardente dalle ore 15 alle ore 19.