Giorgia Meloni in un’intervista a RTL 102.5 è ritorna ad attaccare il Partito Democratico. E non è mancata una frecciatina ai sindacati.
E’ stata una Giorgia Meloni a 360° quella che ha parlato ai microfoni di RTL 102.5. Il premier ha affrontato diversi argomenti e non sono mancati attacchi all’opposizione: “Mi fa sorridere la sinistra italiana che si concola con il pareggio di quella spagnola. Mi rendo conto che non possono essere molte le soddisfazioni, ma solitamente sono altre“.
Elezioni spagnole che per il presidente del Consiglio, citato da Libero, hanno fatto emergere un altro dato: “Il centrodestra lì sta crescendo molto come d’altronde anche in Italia. Da noi è Fratelli d’Italia che traina, in Spagna sono i popolari. Ma la cosa più importante è continuare a crescere“.
“Lo sciopero della Cgil? Mostra solo una cosa”
In queste ore, inoltre, in Italia sta facendo molto discutere la decisione da parte della Cgil di scioperare ad ottobre contro la legge di bilancio ancora prima che la manovra sia presentata. “Questa scelta darà a tutti la possibilità di vedere come in Italia è presente una opposizione figlia di un pregiudizio e che non agisce nel merito“, ha sottolineato il premier.
Parlando del tema fiscale, il presidente del Consiglio ha detto: “Stiamo per approvare la riforma generale del Fisco: attesa per decenni. Saremo, inoltre, molto rigidi per quanto riguarda l’evasione fiscale“. Il governo ha un solo obiettivo e questo viene confermato anche dal premier: “Lo scopo che ci siamo dati è di alleggerire la pressione fiscale in modo generalizzato“.
“Zaki? La nostra strategia si è rivelata corretta”
Il premier Meloni ha parlato anche della vicenda Zaki: “Quanto successo ha confermato che la strategia precedente era sbagliata. La sinistra pretendeva la liberazione immediata di un cittadino egiziano perché universitario italiano. Secondo me con questo atteggiamento è difficile ottenere un risultato in una nazione sovrana. Noi ci siamo posti da pari a pari con il governo egiziano e il risultato è stato assolutamente positivo“.
E il presidente del Consiglio ha ribadito che non c’è stato nessun baratto: “Non mi interessano queste voci. Io sono felice perché il caso sia risolto ed ora cercheremo giustizia e verità anche per Regeni“.
