Il centrocampista biancoceleste dopo lo sfogo su Instagram, ha parlato con Lotito e solo questa mattina la vicenda si è chiusa
Caso rientrato. Luis Alberto firma il rinnovo di contratto si riconcilia con il presidente Claudio Lotito e tutto si sistema. Ma stavolta far passare per “matto” o per “disturbatore seriale” il giocatore ce ne passa. Il Mago si è risentito perché non solo la firma del contratto tardava ad arrivare, ma soprattutto perché le cifre pattuite non erano quelle concordate nella serata del 4 luglio a Villa San Sebastiano.
Quel giorno lui e il suo procuratore avevano incontrato il presidente e fissato cifre e accordi, con tanto di brindisi finale. Poi ad Auronzo sono arrivate le copie dei contratti a lui e a Pedro, solo che al compagno era tutto a posto, a lui, secondo quanto stabilito no. Ed è per questo che ha scritto quella storia social sul suo profilo ufficiale Instagram “C’è un limite oltre il quale la pazienza cessa di essere una virtù”.
Dalla rabbia al sorriso in poche ore: ora in campo con la Triestina
Ma adesso tutto si è risolto. E’ intervenuto, come doveva essere il presidente Lotito in prima persona. E Luis Alberto, con un contratto che partirà dal 1 luglio avrà uno stipendio di 4,5 milioni di euro a stagione fino al 2027. Non solo. Ci saranno dei bonus a rendimento legati a presenze, assist e gol e se tutto dovesse andare per il verso giusto, lo spagnolo a fine stagione si potrebbe mettere in tasca una somma molto importante.
Ora dipende tutto da lui, non ha più scuse per non fare bene. Questa mattina non si è presentato al campo d’allenamento per un piccolo problema muscolare, ma allo stesso tempo cercava di capire il problema legato al rinnovo. Nella serata del 25 luglio, Lotito ha provato a calmarlo e sentirlo al telefono, ma non era stata una chiacchierata molto serena. Lotito però l’aveva rassicurato e il giorno dopo ha rispedito i contratti con le cifre giuste e concordate col giocatore. A quel punto una firma e tutto si è risolto. L‘ufficialità della Lazio dovrebbe esserci a breve, forse già in giornata dopo l’amichevole.