E’ stata una giornata da sogno per gli italiani ai Mondiali di scherma in corso a Milano. Sono quattro le medaglie conquistate e c’è il primo oro.
Il fioretto è tornato a dominare come ai tempi d’oro. Dopo un periodo non semplice, le fiorettiste azzurre sono riuscite a fare quel salto di qualità ed ora alle Olimpiadi di Parigi il sogno di un podio tutto azzurro non è più irrealizzabile.
La conferma è arrivata a questi Mondiali in corso a Milano dove il podio (ricordiamo che non c’è la finalina nella scherma e quindi la medaglia di bronzo va alle due sconfitte in semifinale ndr) ha visto ben tre azzurre sui quarto posti a disposizione. In realtà poteva esserci anche il poker, ma un derby ai quarti di finale non ha permesso a Martina Batini di non salire sul podio.
Alla fine la medaglia d’oro è andata ad Alice Volpi, che in finale ha avuto su una Arianna Errigo ritrovata (15-10). Da segnalare che l’azzurra ha anche eliminato l’altra azzurra Batini oltre che una delle grandi favorite come Kiefer. Anche l’altra italiana è stata capace di battere la numero uno del ranking Thibus oltre che in semifinale la connazionale Favaretto, con quest’ultima che, di conseguenza, è andato a conquistare il bronzo.
La spada maschile ha regalato l’argento di Davide Di Veroli. Il talento della nostra scherma ha dominato quasi tutte le sfide, sofferto solo con Paavolainen, ma poi in finale ha ceduto il passo all’ungherese Koch. Una sconfitta per 14-10 che lascia un po’ l’amaro in bocca per il cammino, ma la strada intrapresa è quella giusta e a Parigi si giocherà qualcosa di importnte.
Lo stesso possiamo dire di Cuomo, eliminato ai quarti di finale dal kazako Kurbanov. Si è fermato prima, invece, Federico Vismara, fuori per una stoccata ai trentaduesimi contro il francese Borel.
Due giorni e sei medaglie per gli azzurri a questi Mondiali di scherma. Ad oggi il bottino vedere un oro, tre argenti e due bronzi, ma il numero è destinato ad aumentare nei prossimi giorni considerando anche le prove a squadre. Vedremo se ci saranno soddisfazioni anche dalle gare individuali.