Questione clima, gli ultimi dati che sono stati emanati non mentono affatto: cosa ne pensano gli italiani per quanto riguarda i media? Tutto quello che serve sapere a riguardo
Uno degli argomenti più discussi e chiacchierati dell’ultimo periodo (sempre in merito alle temperature ed al clima) non può che essere quello relativo al riscaldamento globale. D’altronde non potrebbe essere altrimenti. Anche se, a dire il vero, lo stesso scatena delle vere e proprie bufere mediatiche. Tanto è vero che in molti tendono a dare cattive informazioni.
Segno del fatto che la maggior parte degli italiani non crede a tutto quello che i media dicono a riguardo. Secondo quanto riportato dal ‘Rapporto Ital Communications-Censis Disinformazione e fake news’ in Italia pare che il 34,7% è convinto che ci sia un allarmismo eccessivo per quanto riguarda il cambiamento climatico.
Un dato che è giunto, nella giornata di ieri mercoledì 26 luglio, direttamente al Senato grazie al sistema dell’informazione alla prova dell’Intelligenza Artificiale. Non è finita qui visto che, almeno il 25,5%, crede che l’alluvione che ha colpito l’Emilia Romagna e non solo sia la risposta più efficace a chi sostiene che si sta progressivamente andando verso la desertificazione.
Clima, fake news e non solo: cosa ne pensano gli italiani a riguardo?
Insomma, le paure aumentano sempre di più. In molti, quindi, fanno fatica a riconoscere disinformazione e fake news. Il 76,5% degli italiani pensa che le fake news siano sempre più sofisticate e difficili da scoprire. Il 20,2% non crede di avere le competenze per riconoscerle. Il 61,1% è convinto di averne solamente in parte. Il 29,7% della popolazione nega l’esistenza delle bufale. La maggior parte degli italiani (almeno 47 milioni) si informa su internet: 83,5% sul web e il 74,1% sui media tradizionali.
3 milioni e 300 mila hanno rinunciato ad avere un’informazione puntuale. La maggior parte degli italiani che utilizza il web sono i giovani (69,1%). Il 76,6% fa utilizzo dei social media per informarsi. In conclusione il 75,1% crede che l’Intelligenza Artificiale sarà sempre più difficile controllare, in merito alla qualità dell’informazione. Non per il 58,9% che la vede come uno strumento importante e che può aiutare nel mondo della comunicazione.