Sono passati anni… anni di incubi, paure, accuse, lavori persi e porte in faccia, ma, finalmente, Kevin Spacey ce l’ha fatta… ha dimostrato la sua innocenza.
Il talento statunitense è stato assolto in un processo a Londra, dall’accusa di abusi e molestie sessuali, risalenti al periodo compreso tra il 2001 e il 2013.
Nel corso degli anni, si sono accavvallate le voci sul suo conto: “è uno stupratore!”, subito dopo le prime accuse risalenti ad anni fa, “lo stanno accusando per il nulla!”, in seguito al discorso pubblico diffuso da Spacey, nel quale annunciava la sua totale innocenza, “ma di quanti ragazzi ha abusato?”, dopo le nuove accuse di qualche mese fa. Insomma, per Spacey sono stati anni infernali, anni in cui il suo lavoro, il talento e la sua figura pubblica sono stati inevitabilmente compromessi. Difficile quantificare il danno sul piano economico, ma soprattutto emotivo, ma forse… dopo un’esperienza del genere, a Kevin potrebbe bastare aver recuperato una dignità.
Difatti, il vincitore di due Oscar, per American Beauty e I soliti sospetti, al momento del verdetto si è lasciato scappare un paio di lacrime, causate dal sollievo, ma soprattuto dal ricordo di una generosa sezione della propria vita, passata a doversi difendere, senza poter alimentare la propria infinita passione per la recitazione. Subito dopo la sentenza, Spacey ha rotto il silenzio: “Sono onorato per il risultato di oggi. Voglio anche ringraziare lo staff del tribunale e tutti coloro che si sono presi cura di noi ogni singolo giorno”. Nel corso degli anni, Spacey è stato accusato da ben quattro uomini, che hanno affermato di essere stati aggrediti sessualmente dal divo. Il caso che ha fatto più rumore, è senza dubbio quello risalente al 2004, quando, secondo le accuse, rivelatosi false, l’attore avrebbe drogato un uomo per riuscire ad avere rapporti sessuali mentre dormiva.