In merito a quanto sta accadendo all’interno del mondo della Rai, sono arrivate le parole ironiche da parte di Roberto Saviano. Lo scrittore ha rilasciato una intervista ai microfoni dei quotidiani ‘La Stampa’ e ‘Corriere della Sera’
Né una chiamata e neanche un messaggio su WhatsApp. Solamente tramite giornali Roberto Saviano ha saputo della cancellazione del programma ‘Insider‘. Di questo ne è rimasto profondamente colpito ed, allo stesso tempo, deluso. In casa Rai (come da un bel po’ di settimane) c’è aria di rinnovamento. Per lo scrittore, a quanto pare, non c’è più posto. Non è voluto rimanere in silenzio. Anzi, ha deciso di parlarne e di sfogarsi in due interviste rilasciate ad altrettanti quotidiani italiani importanti come “La Stampa” e “Corriere della Sera“. Non è mancato il riferimento nei confronti dell’attuale amministratore delegato, Roberto Sergio.
Queste sono state alcune delle parole nei confronti di quest’ultimo ai microfoni di Serena Riformato: “Credo che Roberto Sergio deve essersi vergognato. Posso comprendere, essere un mero esecutore di decisioni politiche può causare un certo disagio“. Per Saviano non ci sono dubbi: è stato tagliato fuori dalla Rai per via di un suo attacco al potere. Mentre, nel corso dell’intervista con Antonella Baccaro, però, esordisce anche con qualche battuta dal filo molto ironico. “Credo che in Rai alla fine resterà soltanto Peppa Pig. Si tratta di una decisione solamente politica“.
A dire il vero il suo programma (composto in quattro puntate) era stato già registrato. Non solo: era stato anche presentato all’interno dell’offerta televisiva della prossima stagione. Poi, a quanto pare, qualcosa è decisamente cambiato. Poi ha voluto interpellare Filippo Faccia: “Il paragone fra me e lui lo cavalcano i giornali di destra su esplicito mandato politico“. Ricordiamo che l’azienda di viale Mazzini aveva annunciato che il linguaggio dello scrittore non era per nulla compatibile con le loro linee guida.
Ricordiamo che, qualche anno fa (precisamente nel 2020) Saviano non utilizzò parole carine nei confronti dell’attuale premier, Giorgia Meloni. Stesso discorso vale anche per Marco Minniti e Matteo Salvini che sono stati definiti da lui come “bastardi“. Poi, in merito alla questione con l’attuale ministro della Cultura, Gennaro Sangiuliano, fa sapere: “Sono a processo con lui che ha perso il primo grado di giudizio e ha annunciato ricorso. Nonostante questo sono stato ospite in Rai decine di volte e ho condotto la prima stagione di Insider. Hanno solo inventato il rispetto di un presunto codice etico“.