In una intervista che ha rilasciato ai microfoni del ‘Corriere della Sera’, l’ex ambasciatore americano Kurt Volker si è soffermato a parlare della premier Meloni e non solo
Giorgia Meloni è arrivata negli Stati Uniti D’America dove ha incontrato il presidente Joe Biden. Nel corso dell’incontro hanno affrontato molti argomenti. Un rapporto, quello che vede come protagonisti l’Italia e gli stessi USA, che va a rinforzarsi sempre di più. La conferma arriva direttamente anche da Kurt Walker. L’ex ambasciatore americano, infatti, in una intervista al ‘Corriere della Sera‘, oltre a spendere parole di elogio nei confronti della premier, ha parlato un po’ del rapporto dei due Paesi. Tanto da precisare che a Washington, subito dopo la formazione del nuovo governo della leader di Fratelli d’Italia, regnava un po’ di preoccupazione.
Invece, adesso, le cose sono decisamente cambiate: ovviamente in positivo. La preoccupazione, infatti, era dovuta dal fatto che si pensava alla formazione di un governo di “estrema destra“. Magari che potesse simpatizzare con il presidente russo Putin e che avrebbe distanziato l’Italia dalla politica occidentale con la Cina, dall’Ucraina e molto altro. Come riportato in precedenza, però, non è andata affatto così. Queste sono alcune delle sue parole: “Meloni ha rafforzato la Nato e il ruolo dell’Italia nella Nato, ha collaborato con i partner del G7, ha appoggiato l’Ucraina, le sanzioni contro la Russia, ha aperto gli occhi sulla Cina e molto altro“.
La collaborazione tra Biden e la Meloni continua senza problemi. Anzi, un rapporto che continua a migliorare sempre di più. Nel corso dell’intervista ha continuato dicendo: “A volte si dà un peso esagerato alla politica interna dove L’Italia è un alleato. Finché non si allontana dalla democrazia e dalle fondamentali politiche della Nato sulla Russia, nessuno dovrebbe preoccuparsi se il leader viene dal campo della destra oppure da sinistra come Biden“.
Sul rapporto tra l’Italia e la Cina fa sapere: “La maggior parte dei Paesi europei hanno relazioni in misura diversa con la Cina. Nutriamo preoccupazioni sulla Cina sul fronte della tecnologia, dello spionaggio e militare. Bisogna discutere e consultarsi su quelle che crediamo siano le linee rosse“. In conclusione si è soffermato sulla vicenda nel Nord Africa: “Per l’amministrazione Biden non è una priorità grande quanto lo è ovviamente per l’Italia. Non penso ci sia la stessa attenzione e preoccupazione“.