Doveva essere un ricordo per Michelle Causo, la ragazza assassinata in modo barbaro il 28 giugno del 2023, che dopo essere stata uccisa è stata abbandonata accanto a un cassonetto dei rifiuti nel quartiere Primavalle. Un ricordo e un omaggio che ha rischiato di trasformarsi in qualcosa di ben diverso. E più acceso del previsto. Cento ragazzi sono stati denunciati per aver violato i sigilli alla casa dell’assassino di Michelle.
La manifestazione è cominciata un po’ in sordina, con i ragazzi che, nonostante avessero ottenuto il permesso da parte della Questura per essere in trecento, ma in realtà erano molti di meno e le forze dell’ordine hanno deciso di non chiudere la strada. Da lì sono cominciate le prime dimostrazioni di odio e di rancore.
I giovani hanno tutti tra i 15 e i 18. La maggiora parte pare fossero minorenni. E quando hanno tentato la violazione dei sigilli all’abitazione del ragazzo che ha ucciso Michelle, è successo il finimondo e tutto questo mentre si stava svolgendo l’iniziativa indetta dal “Comitato Torrevecchia Primavalle” in ricordo della 16enne. Sono volate parole grosse anche con chi abitava nel palazzo e che non c’entrava nulla.
E così, mentre si stava svolgendo il corteo in ricordo di Michelle, improvvisamente un gruppo di ragazzi si è radunato per le vie del quartiere per poi raggiungere l’abitazione del ragazzo arrestato per l’omicidio e tentando di dare un piccolo assalto, provando ad arrivare nell’appartamento. Una volta riusciti, alcuni dei ragazzi hanno aperto con violenza il portone della palazzina, per poi, una volta entrati in casa, forzando i sigilli, danneggiare l’appartamento. Identificati, i giovani sono stati denunciati.