Superbonus al 100%, ma con tetti al reddito: tutto quello che serve sapere in merito a questo importante argomento
Non ci sono più dubbi visto che la riforma del Superbonus è entrata, in maniera ufficiale, nel Pnrr. In particolar modo nel “RepowerEu“. Per finanziare il tutto sono serviti più di 19 miliardi di euro. Per quanto riguarda gli sgravi fiscali per le ristrutturazioni energetiche andranno 4 miliardi di euro: la metà il prossimo anno, mentre il resto a partire dal 2025. Anche se, a dire il vero, la misura tenderà a cambiare sempre di più. Tanto da assumere una selezione fin troppo “selettiva”. Nella giornata di ieri, giovedì 27 luglio, è stato esaminato il documento che è stato presentato nella Cabina di regia del governo. Si tratta di interventi attivati per gli edifici privati. Poco importa il reddito dei proprietari.
L’incentivo è destinato solamente alle famiglie considerate a serio rischio povertà. In poche parole verranno messi dei limiti di reddito, ma anche per quanto riguarda l’età. Una delle ipotesi è quella di utilizzare il meccanismo che serve per tagliare il Superbonus sulle villette. Limitato solamente con persone che hanno un reddito fino a 15mila euro. Lo stesso che può aumentare in base ai componenti del nucleo familiare. Novità importanti arriveranno anche per quanto riguarda la % del bonus che sarà completamente rivista. In questo momento si trova al 90%, per coloro che hanno redditi bassi sarà fissata al 100% dell’investimento. Non è da escludere che, proprio per questi ultimi, ci possa essere anche la possibilità di uno sconto in fattura.
Superbonus al 100%, tutto quello che dovreste sapere
Un’altra cosa importante che serve sapere, per quanto riguarda il ‘RePowerUe’, riguarda le imprese. Le stesse dove vengono destinate poco più di 6 miliardi di euro. Soprattutto per quanto riguarda la transazione “verde”. Come funziona in questo caso? In primis viene introdotto un credito di imposta automatico per tutte le imprese. Anche per quelle considerate di piccole dimensioni. L’obiettivo è quello di ridurre il consumo di energia nei processi produttivi e accelerare la decarbonizzazione.
Prende il nome di ‘Transizione 5.0’, una risposta ai maxi incentivi del programma americano ‘Ira, Inflaction reduction act’. C’è anche una seconda misura che è stata finanziata con 1,5 miliardi di euro, introduce invece un credito di imposta a sostegno dell’autoconsumo di energia da fonti rinnovabili. In conclusione spunta anche la “Sabatini Green”: si tratta di contributi a fondo perduto per l’efficientamento dei sistemi produttivi. Non è finita qui visto che nel nuovo piano ci sono altre novità: rinvio dell’obiettivo del pagamento delle fatture in 30 giorni da parte di tutte le pubbliche amministrazioni. Solo entro la fine del 2023.