Il direttore del torneo Miroslav Maly ha confermato che non si aspetta che le giocatrici prendano parte alla competizione
Due città europee, Varsavia e Praga, hanno recentemente preso decisioni simili riguardanti le tenniste russe e bielorusse (senza dimenticare quanto accaduto nella scherma, più o meno sempre sullo stesso argomento). Il governo ceco ha pubblicato una risoluzione che impedisce alle tenniste provenienti da questi paesi di partecipare alle competizioni che si svolgeranno in Repubblica Ceca, incluso un torneo WTA. La conseguenza immediata è stata che una tennista russa è stata fermata alla frontiera e non le è stato permesso l’ingresso.
Questo ha fatto sì che ci sia stata alla notifica delle altre atlete russe che subiranno la stessa restrizione. Miroslav Maly, direttore del torneo, ha confermato l’incidente, dichiarando che la polizia ha bloccato la prima tennista russa giunta in Repubblica Ceca: “Era la prima con passaporto russo ad esser sbarcata e il management del torneo aderisce completamente a quanto stabilito dalle autorità locali. Non ci aspettiamo che alcun giocatore di passaporto russo o bielorusso prenda parte al torneo”.
Inevitabile il riferimento al caso accaduto a Varsavia riguardante la tennista Zvonareva, per la quale è stata seguito una linea simile, ma con motivazioni diverse. La giocatrice russa infatti non è stata ammessa in Polonia a causa della tratta che aveva scelto per entrare nel Paese, eludendo i confini del trattato di Schengen.
Per questo motivo era stata aggiunta alla lista delle persone non gradite a causa dei recenti eventi legati alla guerra in Ucraina, anche se Zvonareva stessa non è sostenitrice delle azioni del governo russo, come dimostrato dal cappello con la scritta “No war” indossato durante un torneo a Miami. “Zvonareva è nell’elenco delle persone non gradite nel territorio della Repubblica di Polonia e non è stata ammessa dalla Guardia di frontiera per motivi di sicurezza dello Stato e tutela della pubblica sicurezza“, era quanto scritto nel comunicato del governo polacco, con seguente presa di posizione contro la guerra in Ucraina. La WTA al momento non ha ancora rilasciato alcuna dichiarazione ufficiale riguardante la situazione. Si tratta comunque di un vero e proprio caso, che certamente continuerà a provocare strascichi di polemica.