Un ragazzo, nel napoletano, è stato ucciso nella serata di ieri nel parcheggio di un centro commerciale. Svelato l’assurdo motivo di questo folle e terribile gesto
Il tutto si è verificato nella serata di ieri, sabato 29 luglio, nei pressi del parcheggio del centro commerciale della città. Ci troviamo a Nola (provincia di Napoli) dove un ragazzo di 28 anni, Domenico Esposito, è stato ucciso senza pietà. Una vicenda che ha lasciato inevitabilmente tutti senza parole. I familiari e gli amici del ragazzo sono ancora sotto shock per quanto accaduto alla vittima. Subito dopo l’omicidio è stata fermata una persona, colpevole di aver ucciso Domenico (per tutti conosciuto come ‘Mimì‘). Nel frattempo gli inquirenti, già dal pomeriggio di ieri, continuano ad andare avanti con le indagini per cercare di fare chiarezza in merito a quanto è successo.
Negli ultimi minuti, però, è stato svelato il “motivo” per cui l’uomo (un vigilante addetto alla sorveglianza dei parcheggi) avrebbe ucciso il 28enne. A quanto pare Domenico si sarebbe rifiutato di aiutarlo a cambiare una ruota della vettura nel parcheggio. Insomma, un aiuto negato: ed è per questo motivo che il vigilante gli ha tolto per sempre la vita. Questo ci sarebbe dietro l’omicidio di ieri. Una motivazione a dir poco assurda. Questo è quello che gli agenti, del commissariato di Nola, hanno ricostruito fino a questo momento. Gli stessi che, per tutta la notte, hanno interrogato il killer che è stato sottoposto inevitabilmente a fermo.
Nel corso delle indagini è fuoriuscito che il 28enne avrebbe avuto un acceso diverbio con il vigilante. Fino a quando dalle parole, l’uomo, non è passato direttamente ai fatti colpendolo con un coltello. Domenico ucciso perché si sarebbe rifiutato di aiutarlo a cambiare lo pneumatico bucato della sua autovettura. Gli amici, che lo ricordano sui social network, sono ancora increduli sul fatto che ‘Mimì’ non sia più in questo mondo.
Proprio per questo assurdo motivo sarebbe nata una lite. La vittima, originario di Acerra, ha subito diverse coltellate. Una mortale al petto che non gli ha lasciato alcuno scampo. Ad ucciderlo un 20enne di Secondigliano. Per quest’ultimo sono scattate le manette. Le accuse nei suoi confronti sono inevitabilmente gravi visto che si tratta di: omicidio aggravato dai futili motivi e dall’utilizzo dell’arma.