Il capogruppo di Forza Italia risponde al ministro della Difesa che aveva espresso critiche sulle assenze in Parlamento
Piccole critiche vanno avanti, ma c’è chi risponde e lo fa anche con tono fermo. Se poi a muovere qualche critica è un ministro, e un personaggio assai importante del governo, poco importa, anche perché davanti al lavoro da parlamentare e alla verità non ci deve essere nessun tipo di problema. I protagonisti sono Paolo Barelli, capogruppo di Forza Italia alla Camera e il ministro della Difesa Crosetto che, qualche giorno fa, aveva criticato il Parlamento e sul fatto che si lavora poco, soprattutto dal martedì al giovedì. Barelli non ci sta, si sempre quasi, se non proprio tirato in ballo, e risponde: “Non è così, e lui lo sa molto bene il motivo del perché a volte ci sono determinate assenze…”
Al capogruppo di Forza Italia questa cosa non è andata tanto giù e sottolinea un concetto che spera il ministro della Difesa assorba: “Crosetto è persona competente e sa che i parlamentari hanno l’obbligo morale e politico di interessarsi anche dei territori che li hanno eletti. Il parlamentare non è impegnato solo a Roma in Aula e in commissione: se fa appieno il suo dovere l’impegno è quotidiano e perdura anche nel weekend. Per quanto mi riguarda, come capogruppo, la settimana fatta di sette giorni non è sufficiente per seguire tutto quello che c’è da fare”.
“Il lavoro parlamentare deve essere giudicato dal punto di vista qualitativo, prima che quantitativo”
Una diatriba che rischia di andare un po’ troppo fuori le righe, ma Barelli insiste: “E poi una buona politica è quella che produce buone leggi, non quella che produce tante leggi. Il lavoro parlamentare va giudicato, nel bene e nel male, dal punto di vista qualitativo, prima che da quello quantitativo“.
E non finisce qui, anche perché chi obietta che in questa stagione, il Parlamento chiuderà un po’ prima del solito per le vacanze, Paolo Barelli, risponde anche su questo: “Non so quando si fermeranno i lavori parlamentari. Abbiamo ancora molto da fare sia alla Camera che al Senato. Delega fiscale, decreto Pa, la risoluzione sul Pnrr, il decreto Infrazioni, la legge sull’Oblio oncologico, il bilancio della Camera e altre mozioni devono ancora ottenere l’approvazione. Non sarei sorpreso se oltre il 10 agosto fossimo ancora in Aula”.