Un medico ha “festeggiato” la pensione nella maniera più alternativa ed assurda possibile: la sua reazione, però, ha destato molte polemiche [VIDEO]
Dopo 39 anni di onorata carriera, quasi una vita dedicata completamente al lavoro, è arrivato il giorno della tanto ed attesa pensione anche per lui. Il protagonista in questione è un medico. Si tratta di Ugo Gaiani. Ci troviamo a Guastalla (provincia di Reggio Emilia) dove il medico di base si godrà la pensione ed anche il reso della sua famiglia. 33 anni li ha trascorsi nelle città (tra Appennino Reggiano e Modenese, Riolunato) a casa dei clienti. Anche se, il suo modo di festeggiare questo grande ed importantissimi traguardo, ha fatto decisamente molto discutere.
D’altronde non potrebbe essere altrimenti visto che il filmato che lo ritrae sta subendo molte critiche da parte degli utenti del web. A raccontare il tutto ci ha pensato direttamente il quotidiano “Il Resto del Carlino“. Una vicenda che si è verificata nel pomeriggio di venerdì. Subito dopo la fine del turno l’uomo si è recato al centro della città, in compagnia di parenti ed amici. Cosa è successo? Ha preso il suo cellulare, ovvero quello in cui per anni è stato chiamato per anni, e lo ha preso letteralmente a bastonate in piazza davanti a tutti. Anche ai suoi, oramai, ex pazienti. Segno del fatto che non vuole essere più contattato.
Nel frattempo sono arrivate anche le dichiarazioni da parte dell’uomo al quotidiano locale: “Ho voluto distruggere quel telefono che mi ha sempre tenuto collegato ai miei pazienti, al mio lavoro. Un oggetto indispensabile, ma che negli ultimi anni è diventato una specie di incubo, portatore di stress, problemi, situazioni che hanno pesato sulla mia condizione generale”. Poco prima dello “show”, però, l’ex medico aveva abbracciato amici e pazienti uno ad uno. Con tanto di festicciola e rinfresco per tutti.
Poi sfoggia una maglietta dei ‘San Antonio’, cappellino da battitore di baseball con tanto di mazza: fino a quando non ha distrutto il proprio dispositivo elettronico. Quando gli è stato chiesto il motivo di questo gesto la risposta non si è fatta assolutamente attendere: “Sono arrivato a lavorare 16 ore al giorno, dormendo poco la notte. Ma più che la pandemia e il lockdown, diciamo che il peggio è arrivato col post Covid. La gente in generale è diventata più cattiva, più maleducata. L’emergenza sanitaria ha cambiato le persone in peggio“.