In merito alla questione relativa al reddito di cittadinanza sono arrivate le parole da parte del numero uno della regione Veneto, Luca Zaia. Quest’ultimo ha rilasciato una intervista ai microfoni del quotidiano “Corriere della Sera”
La vicenda del reddito di cittadinanza, sospeso a tutti gli effetti dal governo (per determinati tipi di categorie), ha fatto scatenare le prime proteste. Non solamente da parte delle opposizioni che hanno criticato duramente la scelta dei vertici alti del governo, ma soprattutto da parte delle famiglie che si vedranno negare il sussidio dallo Stato. Un “aiuto” fortemente voluto dal Movimento 5 Stelle ma che, nel corso degli anni, ha provocato non pochi problemi. La situazione potrebbe degenerare nel pomeriggio quando, a Napoli, sono previste alcune manifestazioni nei pressi delle sedi dell’Inps. La paura che possa succedere qualcosa, secondo il sindaco Gaetano Manfredi, è molto alta.
Nel frattempo, però, c’è chi la pensa diversamente in merito alla sospensione del reddito. In particolar modo il politico inquadrato in foto. Stiamo parlando di Luca Zaia. Il governatore del Veneto ha espresso il suo pensiero in una intervista al ‘Corriere della Sera‘. Allo stesso tempo, però, ci ha tenuto a precisare che chi sarà completamente in difficoltà verrà aiutato a prescindere. Proprio come si fa in altri Stati europei. Queste sono alcune delle sue dichiarazioni a riguardo: “A chi ha veramente bisogno il sostegno dovrà essere garantito“. Parole diverse, invece, per chi non potrà essere aiutato: “Altri invece dovranno cercarsi un lavoro“.
Per Zaia si tratta di un passaggio a dir poco inevitabile quello da parte del governo che poteva agire solamente in questo modo. Soprattutto dopo le ultime polemiche di questi ultimi anni. “Il reddito andava rivisto per come era stato regolato“. Un pensiero che non arriva direttamente da parte del governatore, ma soprattutto dalle ultime inchieste della Guardia di Finanza: “C’è chi poteva lavorare e non l’ha fatto e chi, addirittura, ha lavorato in nero. Casi che non hanno diritto al Reddito di cittadinanza, bisogna ricalibrare tutto il meccanismo.
L’intervento serve a fare chiarezza e a procedere d’ora in poi in maniera puntuale. Chi avrà titolo per percepirlo lo avrà“. In conclusione si è anche soffermato sulla questione relativa al Pnrr, invitando il governo a mantenere il proprio impegno: “Bisogna coprire gli investimenti saltati facendo ricorso al Fondo di coesione e sviluppo. Saremo pronti a vigilare“.